CATANIA – Dopo la notte in discoteca alla Playa, con l’accertamento della positività al Covid di un minorenne e di suo padre, l’Asp corre ai ripari e dispone l’isolamento preventivo di 57 persone. Lo scopo è ridurre il rischio che il virus venga diffuso tra i partecipanti a quella serata.
Mille a ballare
Mille, almeno, a ballare tutta la notte, sono trascorsi poco più di tre giorni dal mercoledì all’Afrobar, quando, poche ore dopo l’alba, un minorenne si è presentato al pronto soccorso col mal di gola, insieme al padre. Entrambi sono risultati positivi al coronavirus. Ma è bene sottolineare che, per i tempi di incubazione del Covid, è impossibile che il contagio del minore sia avvenuto in discoteca. Lì, semmai, si teme che il virus possa essere stato trasmesso ad altri. Leggi il messaggio dei gestori dell’Afrobar su facebook QUI
Panico a Catania
In città si è diffuso il panico. Dai genitori che non sapevano neanche che i figli andassero a ballare, agli abitudinari della musica in riva al mare. L’azienda sanitaria provinciale aveva iniziato, grazie alle Usca, la ricostruzione dei contatti del minorenne.
Isolamento domestico
In un primo momento, 20 persone erano state messe in isolamento domestico.
Poi l’appello ai cittadini, diffuso dal commissario anti covid Giuseppe Liberti: “Chi pensa di essere stato in contatto col minore stia a casa per i prossimi 14 giorni e poi esegua il test”.
L’Asp ha concluso, secondo gli ultimi dati disponibili, le pratiche per l’isolamento di 57 persone. Si tratta di una misura di prevenzione, che serve a ridurre il rischio di possibili contagi.
Apprensione per Ferragosto.
Ci sono decine di discoteche che stanno organizzando, da Marzamemi ad Aci Castello, serate da ballo. Tutti assicurano il rispetto delle normative, ma c’è anche la possibilità, che dopo qualche drink di troppo e a causa del sovraffollamento, aumenti il rischio di contagio.
