Salvo Di Salvo è tornato a casa, tra i banchi degli autonomisti di Grande Catania. È di stamani la nota che annuncia il passaggio nei lombardiani del consigliere comunale eletto nel centrosinistra, ma da tempo in cerca di un porto sicuro. Un passaggio che sa di amarcord. Che ci riporta al 2005, quando fu eletto per la prima volta a Palazzo degli Elefanti in una delle quattro liste che componevano “l’armada” Mpa (20%). Nello specifico, fu eletto all’interno del cartello Famiglia, Lavoro e Solidarietà, la componente cattolico-democratica del fu Lino Leanza.
La storia
Una storia che lo stesso Di Salvo oggi rivendica con un pizzico di nostalgia mista a orgoglio: “Ho sempre sostenuto – spiega – l’Autonomia e l’indipendenza siciliana. Sin dai primi passi della mia formazione politica, a sostegno del mio compianto amico Lino Leanza. Mi sono sempre riveduto in quelle azioni politiche autonome che – spiega ancora – hanno esaltato i diritti dello Statuto siciliano e dei siciliani”.
Di Salvo ha seguito Leanza anche quando il progetto autonomista è entrato in crisi assieme alla controversa esperienza di Raffaele Lombardo alla presidenza della Regione siciliana. Nel 2012, Leanza è candidato nell’Udc, sostenendo Rosario Crocetta candidato governatore per il centrosinistra. Qualche mese dopo, anche Di Salvo transita nell’altra metà dell’emiciclo e sposa la candidatura di Enzo Bianco sindaco. Al fianco dell’ex ministro dell’Interno sarà per cinque anni consecutivi assessore all’Urbanistica.
A proposito della militanza in giunta, il 10 settembre Di Salvo si dovrà presentare davanti al gup, assieme ad altri 29 imputati, per il procedimento sul dissesto al Comune di Catania.
Consiliatura tormentata
Nel 2018 torna in consiglio tra le fila di Con Bianco per Catania e sedendo all’opposizione di Pogliese. Strada facendo rompe con l’ex sindaco e fonda il gruppo Insieme si può. Nel momento di transitare in blocco dentro Forza Italia (ottobre 2019), Salvo Di Salvo decide però di passare al Misto.
Da stamani il cambio di maglia è ufficiale. “Dopo ventisei mesi di libera autonomia politica – dichiara Di Salvo – faccio una scelta che considero naturale”. E aggiunge: “Condivido i programmi e le scelte regionali e comunali di GC. Continuerò ad esercitare il mio mandato, coerentemente al percorso politico sin qui fatto, forte delle idee e delle precedenti esperienze di governo maturate negli anni”.
Grande Catania
Con l’ingresso di Salvo Di Salvo, Grande Catania diventa il primo gruppo a Palazzo Degli Elefanti. Superando anche il Movimento cinque stelle. Oltre alla new entry, i consiglieri autonomisti sono: Sebastiano Anastasi (capogruppo), Alessandro Campisi, Orazio Grasso, Salvatore Peci e Giuseppe Castiglione (presidente del civico consesso). Una crescita politica che va nella direzione della “lealtà a Pogliese”. Da quanto trapela dai vertici del movimento, in agenda non c’è alcuna volontà di ritoccare la giunta attualmente guidata dal supplente di Pogliese, Roberto Bonaccorsi.
Le altre adesioni
Doppio effetto nei Municipi. Il consigliere e già presidente al terzo municipio Salvo Rapisarda e Manuela Mammana, consigliera della circoscrizione Borgo-Vulcania, hanno deciso di seguire Di Salvo in GC.