Contributo fisso fino a 3.500 euro, come finirà il Bonus Sicilia

Contributo fisso fino a 3.500 euro, come finirà il Bonus Sicilia

Dopo il fallimento del click day la Regione ha fatto i calcoli: ma la cifra finale sarà stabilita dal numero delle domande accettate

PALERMO – Un contributo a fondo perduto che potrà arrivare fino a un massimo di 3.500 euro ad azienda, con la Regione che salva le domande già presentate e riapre i termini per nuove adesioni. È la roadmap tracciata dall’assessorato alle Attività produttive per uscire dall’impasse del ‘Bonus Sicilia’. Dopo il fallimento del click day, mai partito per difficoltà tecniche legate alla piattaforma su cui avrebbero dovuto concorrere le micro imprese siciliane, la Regione ha fatto i conti e ha deciso di spezzettare i 125 milioni di euro immaginati inizialmente per il rilancio economico post-Covid in base a progetti ben definiti.

Micro-contributo per le microimprese

La strategia era stata anticipata dagli assessori all’Economia e alle Attività produttive Gaetano Armao e Mimmo Turano. Via libera a contributi a fondo perduto che inevitabilmente rappresenteranno soltanto un piccolo ristoro, ben lontano da quel rilancio immaginato dall’Ars nel corso della Finanziaria che aveva stabilito gli aiuti alle imprese: insomma, un micro-contributo per le microimprese. La proposta del governo, apprezzata formalmente in commissione Bilancio a Palazzo dei Normanni, prevede una procedura automatica a sportello. Le istanze per il contributo saranno quindi analizzate in ordine cronologico di presentazione e fino all’esaurimento del plafond.

Come funzionerà la procedura

Sarà il numero complessivo di domande accolte a determinare il contributo fisso che andrà a ogni impresa che avrà presentato la domanda. Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma digitale ‘SiciliaPei’, la stessa del click day, dell’Agenzia regionale per l’innovazione tecnologica. Le domande già compilate e firmate presenti sul portale sono fatte salve a condizione che l’azienda confermi la propria volontà di proseguire nella richiesta dei benefici a seguito delle novità nate dopo il fallito click day. Dall’assessorato alle Attività produttive hanno immaginato quindi un nuovo modello che queste aziende dovranno compilare e inviare attraverso la piattaforma ‘siciliapei.regione.sicilia.it’.

Le verifiche sulle aziende

I controlli sulle domande avverranno attraverso l’incrocio dei dati provenienti dall’Agenzia delle entrate e dal Registro nazionale delle imprese. Al termine delle verifiche sarà il dirigente ad accogliere o a negare il contributo. Previsti anche dei controlli a campione dopo l’erogazione del contributo per verificare la veridicità di alcune dichiarazioni sostitutive rilasciate al momento della domanda.

Caronia: “Accelerare le pratiche”

“Dopo il caos del clickday, il minimo che si può fare è accelerare i tempi di erogazione delle risorse alle aziende. Mi auguro che gli uffici mantengano fede all’impegno assunto di fare i pagamenti entro 10 giorni dalla chiusura delle pratiche”. Così la deputata regionale Marianna Caronia. “Allo stesso tempo, credo indispensabile che il Governo si attivi per trovare nuove risorse aggiuntive, per evitare che per molti imprenditori il contributo sia quasi una inutile elemosina”, conclude la parlamentare.


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