PALERMO – “È peggio del lockdown, per noi così le spese aumentano: paghiamo luce, affitto, Inps, la benzina per andare al lavoro… solo per guardare i muri perché i locali sono vuoti!”. L’ipotesi di un coprifuoco nazionale con la chiusura di tutte le attività alle 18 agita i ristoratori di Palermo che, subito dopo aver chiuso i locali a mezzanotte, sono scesi in piazza ieri sera per protestare contro le nuove restrizioni di contrasto alla pandemia.
Una manifestazione spontanea di fronte palazzo d’Orleans, organizzata in poche ore facendo correre il passaparola su whatsapp, che ha radunato circa 150 persone ma è terminata dopo che alcuni militanti di estrema destra si sono infiltrati fra i lavoratori.
Dopo aver dovuto affrontare molte spese per dotarsi di dispositivi anti Covid e aver perso parte del fatturato per la riduzione dei coperti, i lavoratori della ristorazione chiedono garanzie allo stato. In molti temono infatti una chiusura parziale che li condannerebbe al fallimento.