PALERMO – Nello Musumeci inaugura l’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo, con una capacità di ottomila somministrazioni al giorno, e le prime parole sono proprio per la possibilità di una luce in fondo al tunnel della pandemia: “Oggi inizia la stagione della speranza. Sono convinto che soltanto con i vaccini potremo tirarci fuori da questa maledetta vicenda”. Il governatore, però, riporta tutti sulla terra: “Noi stiamo facendo il nostro dovere facendoci trovare pronti, ma non abbiamo la sicurezza che il vaccino arrivi in tempo”. LA FOTOGALLERY – IL VIDEO
“Notizie poco incoraggianti sull’approvvigionamento”
E ancora: “Secondo il piano predisposto dal governo regionale noi avremmo dovuto completare la campagna di vaccinazione entro entro la metà del mese di settembre ma purtroppo le notizie che arrivano sul fronte vaccini non sono incoraggianti”. Con Musumeci alla Fiera del Mediterraneo arrivano anche il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. A fare gli onori di casa il commissario per l’emergenza Covid Renato Costa, e il responsabile dello screening per l’Asp Francesco Cascio.
“Abbiamo bisogno dei vaccini”
Il pensiero del presidente della Regione va alle comunicazioni fatte da AstraZeneca: “L’azienda ha comunicato una riduzione ulteriore del 50 per cento. Chi doveva mantenere gli impegni non lo ha fatto nemmeno con Bruxelles. Ma noi siamo qui in attesa di partire alla grande. Abbiamo bisogno dei vaccini, serve la materia prima. Una volta avuti quelli, sapremo organizzarci meglio e in maniera autonoma”.
“Trecentomila siciliani già vaccinati”
Il governatore, infine, snocciola i numeri della campagna vaccinale: “La salvezza sta solo nella possibilità di immunizzare la stragrande maggioranza dei siciliani, almeno l’80 per cento, e finora ne abbiamo vaccinati già trecentomila”.
Miccichè: “Momento importante”
“Questa dei vaccini mi sembra la storia infinita – ha affermato Miccichè -. Quello di oggi è comunque un momento importante perché si inizia realmente con la gente comune. Fino ad oggi si è andati avanti con le categorie protette, oggi con questa nuova struttura e questa nuova organizzazione si inizia a vedere la possibilità per il cittadino normale, non appartenente alla categoria dei medici o delle forze dell’ordine, di fare il vaccino. Si tratta, senza dubbio, di un momento importante”.
