MESSINA – C’è un nuovo caso di persona in gravi condizioni dopo un vaccino Astrazeneca. Ancora una volta, si tratta di una trombosi, che ha colpito una docente di 55 anni. Un caso che ricorda molto, nelle tempistiche, quello del poliziotto catanese Davide Villa, deceduto lo scorso 6 marzo. I medici del Policlinico hanno inviato una segnalazione all’Aifa. I familiari della docente, con l’avvocato Daniela Agnello, sono sul piede di guerra, ma è bene precisare che non è possibile al momento parlare di un possibile nesso di causalità.
Il vaccino
Tutto inizia l’11 marzo, secondo la ricostruzione dello studio legale Agnello, con il vaccino Astrazeneca alla Fiera di Messina.
La docente si trova “in ottime condizioni di salute, in assenza di patologie e controindicazioni”.
“Dopo la somministrazione – continua l’avvocato Agnello – accusa febbre alta oltre 39° e fortissimi mal di testa”.
I sintomi
Il mal di testa è “continuo e incessante”. Dopo un apparente miglioramento, che consente alla signora di tornare a insegnare, compaiono nuovamente i sintomi. “La febbre si ripresenta a distanza di due giorni – scrivono i legali – sempre a 38°”.
Le analisi
Il 20 marzo, la 55enne si sottopone alle analisi di laboratorio, il risultato evidenzia un “quadro clinico preoccupante in quanto i valori indicano la presenza di una trombosi e una grave trombocitopenia”.
Scatta il ricovero d’urgenza al Policlinico. La docente ha in corso diverse trombosi, anche a livello encefalico e un’embolia polmonare. Poi subentra una emorragia cerebrale, come è accaduto al poliziotto Davide Villa.
“Persona sana”
La docente viene intubata in coma farmacologico. “Si tratta di una persona di 55 anni – sottolineano i legali – che non ha mai sofferto di patologie, non è allergica e non prende farmaci abituali”.
I medici del Policlinico hanno inviato una segnalazione all’Agenzia italiana del farmaco.
Il vaccino sicuro
Dopo le segnalazioni di alcune decine di casi di trombosi in Europa, AstraZeneca era stato sospeso cautelativamente in molti Paesi. Ma l’Ema, autorità europea del farmaco, ha dato il via libera alla ripresa delle vaccinazioni con AstraZeneca dopo lo stop cautelativo definendolo “sicuro ed efficace” e affermando che “non può essere associato a un aumento di eventi tromboembolici”