I Sansoni spopolano sul web: “Noi comici (fluidi) senza etichette” - Live Sicilia

I Sansoni spopolano sul web: “Noi comici (fluidi) senza etichette”

Dal 24 maggio sono in onda con tre episodi di una mini serie interattiva sul web ‘COMEDYTEVOI’

Attori (“prestati al web”) creatori e sognatori, come si definiscono loro stessi nel loro sito. E Fabrizio e Federico Sansone, in arte ‘I Sansoni’, fratelli nella vita e nel lavoro (classe ’92 e ’94) da piccoli sognavano di fare proprio questo nella vita. Nati artisticamente il primo maggio del 2015, da circa tre anni sul web i loro video sono diventati (tutti) virali, totalizzando milioni di visualizzazioni; da “Io non sono razzista, però...” (oltre 30 milioni di visualizzazioni) al format delle emailChiedo per un amico” inviate ai vari politici ed esponenti di rilievo della cultura italiana. Gran bella soddisfazione per due ragazzini autodidatti che hanno iniziato, nel 2014, con dei video girati nella loro stanzetta e che furono scoperti e spronati dall’inviata di Striscia La Notizia, Stefania Petyx, da loro oggi definita ‘madrina artistica’.Dopo un percorso in continua crescita (il debutto a teatro nel 2018 con il loro spettacoloFratelli … ma non troppo!”con la regia di Ernesto Maria Ponte, dove portano in teatro ottomila persone, la conduzione nell’estate dello stesso anno di tre puntate di Paperissima Sprint a fianco di Maddalena Corvaglia e il Gabibbo e la conduzione di una rubrica nel 2019 su Ciao Darwin)approdano a gennaio di quest’anno su TV8 con una rubrica all’interno di ‘Ogni Mattina’, il programma di Adriana Volpe, in onda anche su Sky. E adesso, dal 24 maggio sono in diretta – per tre lunedì sera consecutivi – sulle loro piattaforme social (facebook e YouTube) con ‘ComedyTEVOI’, uno show interattivo dove è il pubblico a ‘comandare’ tramite i commenti (e dove già nel nome è spiegato il funzionamento); dove i due comici palermitani sono costretti a improvvisare per assecondare le richieste degli spettatori, che durante la diretta scriveranno tutto quello che i due fratelli devono dire o fare. I suggerimenti vengono comunicati tramite un auricolare dal loro co-autore e moderatore, Tancredi Bua. La storia di base è la loro, quella di due ragazzi quasi trentenni che vanno a vivere da soli, e le varie dinamiche che scaturiscono da questa convivenza. Le dirette vengono registrate per poi essere rielaborate e montate e costruire le tre puntate (pubblicate il venerdì successivo su tutti i loro canali). L’ultima puntata (live) sarà il 7 giugno mentre l’11 ci sarà l’episodio montato. Tre episodi in tutto, fruibili su facebook, youtube e instagram, che montati uno di seguito all’altro danno vita a una mini serie a tutti gli effetti. La sigla di ‘ComedyTEVOI’ è realizzata da Roy Paci.

Abbiamo incontrato il duo palermitano.

Da piccoli sognavate questo? Di esercitare il mestiere che fate oggi?

Fabrizio: “Assolutamente sì. Almeno io sì, ma eravamo diversi”.

Federico: “Da piccoli eravamo molto diversi è vero. Io no. Ero entrato nel mondo del posto fisso, della famiglia, poi ho scoperto il palco, il divertimento e la mia vita è cambiata. Ho capito che quella società che mi aveva messo in testa il posto fisso, il trovare un lavoro a tempo indeterminato, non faceva per me. E mi sono reso conto che l’unica cosa indeterminata può essere soltanto la mia felicità”.

Fabrizio: “Riesce a dire queste frasi poetiche grazie a me, altrimenti non l’avrebbe mai detto!”

Federico: “Ho deciso di ritornare a Palermo da Milano dove avevo un contratto a tempo indeterminato, e facevo la guardia giurata. Mi sono licenziato e abbiamo creato questo mondo”.

Il fatto di essere fratelli aiuta?

Federico: “Sì, ci sono i pro e i contro…”.

Quali sono i contro?

Federico: “Andiamo avanti…” (ridono entrambi)

Fabrizio: “No dai elenca i contro!”.

Federico: “No, a parte tutto, il fatto di lavorare tra fratelli è bello perché c’è un’alchimia, ci conosciamo da tanto tempo… da quando siamo nati!! Incredibile! Però si sa chiaramente che tra fratelli c’è un rapporto di amore e odio. Diciamo che noi cerchiamo di fare crescere sempre l’amore”.

Fabrizio: “Di far convivere l’amore e l’odio; perché è come questo mondo uno deve far convivere le cose belle con le cose brutte. Questo è il trucco. Non ci possiamo illudere che ci sono solo cose belle o solo cose brutte”.

Federico: “Altrimenti esisterebbe il fratello azzurro, dopo il principe azzurro!”.

Ho letto che odiate essere incasellati …

Fabrizio: “Ma odiamo tutti gli incasellamenti in generale”.

Quindi ‘comici del web’ anche questo vi dà fastidio…

Fabrizio: “Mamma mia che fastidio! Perché è una discriminazione”.

Però se provenite dal web, che è stato il vostro trampolino di lancio…

Fabrizio: “E’ vero! Infatti comici ‘DAL’ web è giusto, ‘DEL’ web è un po’ troppo generico; che poi non è sbagliato ma è generico”.

Federico: “Il problema è che ci sono dei pregiudizi dietro alla parola web nella società in cui viviamo enormi. E quando si sente che quando qualcuno viene dal web… c’è da sdoganare questo concetto”.

Perché piacete alla gente? Qual è il vostro punto di forza secondo voi?

Federico: “Io!” (ride)

Fabrizio: “Chiaramente Federico, lo sottoscrivo. No a parte gli scherzi, il nostro punto di forza è misterioso”.

Federico: “Oggi una persona che mi ha fermato per strada credo mi abbia detto in cosa consiste il nostro punto di forza. Lo racconto per come è successo: Stavo camminando e si ferma un signore che mi chiede se fossi Federico dei Sansoni. Io ti devo dire una cosa– mi dice. Sono arrabbiato con te e tuo fratello perché la dovete smettere di farmi piangere. Prima mi fate ridere e poi mi dite quello che pensate e questo non è corretto. E quindi la nostra forza consiste nel far ridere la gente però con un obiettivo, cioè il messaggio che vogliamo dare. Potrebbe essere questo in base a quello che ha detto il signore che mi ha fermato oggi poi non so magari ne abbiamo altri”.

Fabrizio: “La classica frase fa ridere ma anche riflettere, che ormai è un meme diciamo utilizzatissimo, non ci appartiene, nel senso che noi quando facciamo una cosa non ci poniamo come obiettivo primo quello di far riflettere. La riflessione è una conseguenza di quello che noi pensiamo e diciamo. Non può mai essere l’obiettivo primo. E ripeto è misterioso il motivo per cui la gente ci segue, ci scrive, commenta, condivide; non lo possiamo riconoscere e se noi ne avessimo consapevolezza morirebbe la magia che avvolge tutto questo processo e questo meccanismo che nella nostra community va a finire che ogni volta che noi affrontiamo un tema, o diciamo qualcosa poi viene apprezzato. Quindi finché questa cosa succede significa che non abbiamo mai perso ciò che siamo”.

Con Ci piace essere fluidi sul web, che intendete?

Fabrizio: “La possibilità di adattarci. Poi è chiaro che questa nostra possibilità è legata alla volontà e alla voglia di sperimentarci continuamente perché non siamo mai contenti. Una volta facciamo radio, un’altra facciamo televisione, siamo sul web e adesso con ComedyTEvoi facciamo un’altra cosa ancora: un po’ di teatro mixato al web”.

E arriverà anche il cinema.

Fabrizio: “E noi pensiamo e speriamo anche abbastanza presto. La pandemia ci ha chiaramente condizionato ma ci stiamo lavorando da un po’, perché è uno dei nostri obiettivi principali”.

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