PALERMO – Sfide significative come Favara, Porto Empedocle e Alcamo, dove cinque anni fa trionfò un Movimento cinque stelle che ai tempi era decisamente più in salute, e grosse partite elettorali in centri importanti come Giarre, Caltagirone, Adrano e Vittoria. Il turno anomalo delle elezioni amministrative siciliane chiamerà al voto 42 comuni e 568.357 elettori domenica 10 e lunedì 11 ottobre.
Quando si vota
Si voterà dalle 7 alle 22 il primo giorno e dalle 7 alle 14 il secondo. Gli eventuali ballottaggi si terranno il 24 e 25 ottobre, con gli stessi orari di apertura dei seggi elettorali. Saranno 29 i Comuni che eleggeranno sindaco e consiglieri comunali con il sistema maggioritario a unico turno, 13 quelli in cui si voterà utilizzando il proporzionale e che quindi potrebbero avere un secondo tempo quindici giorni dopo.
Alle urne dopo diversi rinvii
Un turno elettorale complicato, che dopo diversi rinvii dovuti all’emergenza coronavirus vedrà finalmente la luce. Ad agosto, infatti, l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, ha firmato il decreto di indizione dei comizi elettorali dando di fatto il via alla corsa. L’ultimo rinvio era avvenuto a estate ormai iniziata, con l’ok dell’Ars al disegno di legge che metteva una pezza alla situazione venutasi a creare. Il ddl era stato approvato in precedenza dalla giunta Musumeci, che aveva deciso di rinviare i giochi all’autunno.
Ecco dove si vota in Sicilia
In provincia di Agrigento le sfide elettorali saranno sei: Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago, Porto Empedocle e San Biagio Platani (quest’ultimo Comune sciolto per mafia). A Caltanissetta due Comuni al voto: San Cataldo, anche questo sciolto per mafia, e Vallelunga Pratameno. In provincia di Catania elezioni ad Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele, Misterbianco e Ramacca. Una sola sfida nell’Ennese, Calascibetta. In provincia di Messina si giocheranno ben 15 partite elettorali: saltano all’occhio Capo d’Orlando e Patti, ma andranno al voto anche Antillo, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per mafia), Rodì Milici, San Marco D’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Torregrotta. Nel Palermitano alle urne gli elettori dei comuni di Alia, Montelepre, San Cipirello (sciolto per mafia) e Terrasini. Nel Ragusano la scena è dominata dalla sfida di Vittoria: anche questo Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Nel Siracusano si voterà a Ferla, Lentini, Noto, Rosolini, Sortino e Pachino (sciolto per mafia). Due le sfide nel Trapanese: Alcamo e la vicina Calatafimi-Segesta.
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