Il consiglio comunale dà il suo addio ad Angelo Ribaudo. Dal primo pomeriggio fino a tarda serata, l’atrio di Palazzo delle Aquile ha ospitato la salma del consigliere scomparso, a cui centinaia di palermitani e le maggiori cariche politiche cittadine hanno voluto dare il proprio commiato. Un saluto affettuoso, commosso e sicuramente triste per la perdita di un uomo e di un padre di famiglia, prima ancora che di un politico di elevato spessore.
Nel pomeriggio, la seduta del consiglio prevista per la discussione del bilancio è stata aperta ma si è spostata nell’atrio, dove il sindaco Diego Cammarata, il presidente dell’Aula Alberto Campagna e il capogruppo dell’Idv Fabrizio Ferrandelli, alla presenza dei familiari, dei membri del consiglio e degli assessori, hanno voluto onorare la memoria di Ribaudo.
“Un uomo capace, intelligente, per bene: un avversario leale, di certo non un nemico”. Con queste parole il sindaco si è rivolto al consigliere scomparso ieri notte, lodando il suo impegno in favore dell’ambiente. Poi è stata la volta di Campagna, che a nome dell’intero Consiglio ha elogiato l’impegno politico di Ribaudo, “autore di interventi mai sterili e sempre costruttivi”, manifestando la propria vicinanza ai familiari. E infine Ferrandelli che ha dichiarato: “Angelo ha sempre messo al centro la dignità e il valore dell’essere umano che aveva davanti . Ha segnato un percorso nel modo di fare politica che continueremo a seguire. Se ne va uno dei figli migliori di questa città”.
Al termine della piccola cerimonia, la conferenza dei capigruppo ha deciso di aggiornare a domani (oggi, ndr) alle 18 la seduta per la discussione del bilancio, in modo da dare la possibilità ai consiglieri di partecipare alle esequie che si terranno alle 11:30 presso la chiesa di San Giuseppe dei Teatini, di fronte Palazzo delle Aquile. Sembra che un accordo fra maggioranza e opposizioni sia vicino: se la manovra venisse approvata in nottata, la giunta si riunirebbe d’urgenza per l’immediato stanziamento in favore del Festino, vista l’impossibilità, sostenuta da alcuni tecnici, di creare un debito fuori bilancio che permetta di garantire lo svolgimento della manifestazione a prescindere dai lavori d’Aula.
