Catania ha il suo quarto Pronto soccorso. Dai ieri è infatti operativo il presidio al San Marco di Librino, che vede come responsabile la dottoressa Paola Noto. L’inaugurazione è avvenuta martedì scorso con il presidente della Regione Nello Musumeci, il sindaco Salvo Pogliese, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Gaetano Sirna, alla presenza del prefetto Maria Carmela Librizzi, dell’arcivescovo metropolita Salvatore Gristina e di altre autorità.
Con l’apertura di questo nuovo polo di primo intervento, l’Azienda ospedaliero universitaria policlinico “G. Rodolico – San Marco” è in grado di assicurare un’assistenza in emergenza-urgenza a un’area molto vasta del territorio etneo: dalla parte Sud dove sorge il Pronto soccorso del San Marco, alla parte Nord del capoluogo dove, già dal 2018, opera quello dell’altro presidio aziendale, il “Gaspare Rodolico” di via Santa Sofia.
Musumeci entusiasta: “Il Policlinico di Catania può contare su due Pronto soccorso attrezzati, efficienti, modernissimi e capaci di far fronte alle esigenze dei territori. È il risultato dell’impegno sinergico con tutti gli enti coinvolti, profuso dall’assessore Razza e da tutta la struttura regionale della Salute”.
“Due anni fa, per l’inaugurazione del presidio ospedaliero San Marco, alla presenza del Capo dello Stato – ha evidenziato il sindaco Pogliese – ebbi modo di rilevare come l’apertura della grande struttura sanitaria a Librino, rappresentasse la speranza dei cittadini di questa zona di non sentirsi abbandonati per curare la propria salute. Il Pronto soccorso, il quarto della città capoluogo, consacra un momento importante per tutto il sistema sanitario siciliano, ma soprattutto per i 100 mila catanesi che risiedono nella zona Sud di Catania, di cui Librino è fulcro. Decolla finalmente un progetto di cui si parlava da un quarto di secolo, il Polo ospedaliero di Librino con il suo pronto soccorso all’avanguardia e un traguardo di grande valore per questo è doveroso ringraziare il presidente Musumeci, l’assessore Razza e il direttore generale dell’azienda Sirna, protagonisti instancabili di questo straordinario obiettivo di crescita civile della nostra comunità”.
“Il nuovo Pronto soccorso – ha spiegato il direttore Sirna – ci consente di completare la nostra offerta di assistenza. Nonostante il periodo difficile di pandemia, che non ci ha permesso di realizzare prima i nostri programmi, con l’impegno di tutti siamo riusciti ad aprire non soltanto il Pronto soccorso ma anche le Unità Operative di Ortopedia e di Chirurgia vascolare e un servizio di endoscopia, tutte a supporto della struttura di primo intervento. Inoltre, ci rende orgogliosi dare un’opportunità di lavoro significativa ai tanti giovani, una trentina di medici e 60 infermieri assunti con una procedura concorsuale, che erano fuori sede o precari in strutture private”.
Il Pronto soccorso del San Marco nasce con l’obiettivo di dare una nuova impostazione alla gestione dell’utenza, così da ridurre i tempi di attesa e porre al centro di tutto le esigenze del paziente. Il “modello circolare” adottato prevede sei “macro aree triage” (che si divide in pre-triage, triage e triage avanzato), “area verde” (in cui è presente anche un ambulatorio per le fragilità), “area gialla” e “area rossa” in cui possono essere accolti contestualmente circa 40 pazienti a seconda del diverso livello assistenziale richiesto, per essere accompagnati lungo il percorso che garantisca le cure più corrette. A queste si aggiungono un reparto di Osservazione breve intensiva (Obi) e un reparto di Terapia subintensiva, strutture fondamentali per la gestione delle criticità.