PALERMO – Archiviato il match contro il Messina terminato in parità dopo un secondo tempo poco convincente da parte dei rosanero, il Palermo di Silvio Baldini è già proiettato alla prossima sfida di campionato. Domenica 6 febbraio, a partire dalle 17.30, la compagine del tecnico toscano sarà ospite del Campobasso nella sfida valida per la venticinquesima giornata del girone C di Serie C. Alla vigilia dell’incontro, Baldini è intervenuto in conferenza stampa per parlare della situazione in casa rosanero.
“Se mi devo preoccupare dopo tre partite per la posizione in classifica mi sembra abbastanza eccessivo. Se uno fa questo mestiere e si preoccupa, secondo me non riesce a trasmettere alla squadra cose positive. Il Palermo deve puntare più in alto possibile è chiaro, ma ci sono ancora tantissime gare e dobbiamo pensare al presente che è il Campobasso. Alla fine vedremo cosa abbiamo ottenuto. Mi devo preoccupare di capire come mai siamo passati da un primo tempo bellissimo al quarto d’ora di affanno della ripresa. Devo cercare di capire il motivo di questi cali, per la classifica ci penseremo all’ultimo”.
BOLLETTINO MEDICO
Baldini ha spiegato la situazione d’infermeria della sua rosa: “Doda ha avuto un problema distorsivo e quindi non è recuperabile, fino a martedì deve fare le cure. Dall’Oglio è dalla partita di Catanzaro che non è disponibile, ha un ematoma che ancora non è regredito quindi ha ancora dolore. E’ venuto in panchina contro il Messina ma non era utilizzabile, voleva stare con i compagni per il derby. Questa settimana speravamo di averlo a disposizione domani, ma purtroppo nell’allenamento di venerdì il dolore si è fatto troppo forte e si è fermato di nuovo”.
AUTOSTIMA
“L’autostima la devi allenare – spiega Baldini – cercando di far capire che devi sempre cercare la prestazione, il risultato poi non deve condizionarti perché dipende da tanti episodi. Il rsiultato non deve condizionare la tua prestazione, sia quando vinci che quando perdi. La tua prestazione è dare le cose che servono alla squadra, dandole con fiducia ed entusiasmo e non con pessimismo. Questi sono piccoli particolari che vanno allenati. La squadra deve concentrarsi sul modo di affrontare una gara indipendentemente da dove ti cambi. Quando arrivi al campo devi dimostrare che sei una persona che non desiderava far altro nella vita. Invece tante volte trovi piccoli appigli che non ti aiutano”.
MENTAL COACH
Sulla figura del mental coach, presente nello staff di Baldini, il tecnico dei rosanero ha spiegato: “Sono stato chiamato qui proprio perché la squadra aveva dei momenti negativi in partite che sulla carta vedevano i rosanero avvantaggiati, anche contro squadre neopromosse. Mi avevano detto che la squadra si smarriva in quelle partite che sulla carta sembravano più facili. Questo aspetto psicologico ci può stare ma non deve essere una scusante. Con il lavoro, con l’applicazione e con la voglia di dimostrare a te stesso di star indossando una maglia importante, non devi aver paura che gli avversari possano rendersi pericolosi. Il lavoro del mental coach qua diventa fondamentale, ha creato un bel rapporto con tanti ragazzi e si sente sempre con alcuni per cercare di dare delle indicazioni. Ad esempio spiega su dove focalizzare la propria attenzione. I giocatori, come tutti, sono persone e sono fragili, quindi possono andare in difficoltà ma dobbiamo sforzarci di cercare le soluzioni”.
SOMMA
“Somma si è allenato benissimo – ammette Baldini -, giocherà sicuramente lui. Ha dimostrato una grande professionalità, si è allenato sempre con intensità e con voglia. E’ successo della squalifica di Lancini quindi tocca a lui. Non credo sia un bambino che possa avere delle difficoltà, sono convinto che farà una grande prestazione”.
MODULO E ODJER
Sul modulo introdotto dal tecnico toscano, il 4-2-3-1, lui stesso ha cercato di spiegare i punti di forza dello schieramento in campo: “Penso che abbiamo dimostrato che quando riusciamo a fare manovra con fiducia e fluidità poi le situazioni da gol arrivano. La squadra deve sapere che non è tanto il modulo, ma lo spirito che può darci la possibilità di realizzare grandi cose. Io i moduli li ho provati tutti, credo che quello migliore sia quello in cui la squadra senta in ogni momento di poter far gol. Se facciamo le cose semplici ma con fiducia possiamo creare tante occasioni da gol. Odjer domani giocherà dal primo minuto perché è un ragazzo che si è sempre allenato bene e in allenamento si è sempre messo in mostra”.