PALERMO – Si è svolto questa mattina a Palermo, l’incontro tra gli industriali siciliani e i rappresentanti del governo nazionale e regionale per discutere insieme delle azioni da mettere in campo per migliorare le imprese esistenti e attrarre nuovi investitori nei territori individuati nelle Zone Ecomomiche speciali.
Fondi sui contratti di sviluppo e ponte sullo stretto. Queste le promesse del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna nel suo intervento in video-collegamento al convegno.
“Il Pnrr investe circa 1,7 miliardi sui contratti di sviluppo ma questa quota non soddisfa le richieste che ci sono pervenute. Ecco perché con il Fondo nazionale di sviluppo e coesione e, in particolare, con una anticipazione che porteremo al Cipes intendiamo investire ulteriormente per finanziare i contratti di sviluppo e portare la quota totale di investimenti nel solo Mezzogiorno a circa due miliardi”.
“Il ponte sullo stretto di Messina non è una bandiera o un traguardo. È la prova che il governo vuole investire in infrastrutture per il Mezzogiorno e la Sicilia considerando questo investimento una priorità strategica di lungo periodo. Per questo stiamo realizzando lo studio di fattibilità tecnica ed economica”.
Zes Italia è il grande sistema di aree con fiscalità di vantaggio e semplificazioni burocratiche che si sta costruendo nel Mezzogiorno grazie ai finanziamenti del Pnrr.
Obiettivo principale è la “messa a valore” delle otto Zone Economiche Speciali del Sud Italia, che comprendono aree portuali, retroportuali e industriali, aree nelle quali attrarre imprese e nuovi investimenti grazie a un nuovo modello a burocrazia zero e a tassazione ridotta, oltre che a ingenti investimenti infrastrutturali nei porti, nelle reti ad alta velocità e nel sistema stradale. In Sicilia sono state istituite due Zes, una orientale e l’altra occidentale, e sono pronti 100 milioni di investimento: 61 milioni nell’area orientale e 39 milioni nell’area occidentale.
Il primo passaggio operativo è stata la nomina dei commissari che per la Sicilia sono: Carlo Amenta, commissario straordinario del Governo per le Zes, Zone Economiche Speciali della Sicilia Occidentale, e Alessandro Di Graziano, commissario per le Zes Sicilia Orientale, entrambi docenti universitari
La giornata di oggi, organizzata da Confindustria Sicilia, ha visto la consegna da parte del presidente Alessandro Albanese, ai commissari straordinari delle Zes, del lavoro di mappatura di tutte le imprese presenti nelle aree delle Zone economiche speciali della Sicilia Orientale e Occidentale.
“I comuni presenti nelle aree Zes sono stati inseriti seguendo forse logiche politiche più che industriali, e vedono la presenza di territori distanti da un porto o da un retro porto. Ma auspichiamo che la parte migliore dell’operazione delle Zes, quella legata ai tempi delle autorizzazioni, possa eseguirsi nel migliore dei modi. Oggi sono necessari circa 700 giorni, mentre con l’applicazione della legge, le stesse dovrebbero aversi in 60 giorni. Le Zes possono fare tanto in questo senso e poi al momento opportuno localizzare gli investimenti, inoltre il mercato potrà trainare la nascita di nuove imprese. Il nostro interesse è avere certezze, si legate alla defiscalizzazione, che però non è la parte più importante, contiamo sui tempi certi sulle autorizzazioni, questo è il nostro vero problema oggi.” Dichiara Alessandro Albanese, presidente Confindustria Sicilia.
Dal ministero informano che chi vorrà investire nelle Zes avrà un solo “numero di telefono a cui chiamare” e da cui ricevere risposta in tempi rapidi.
Chiediamo conferma al prof. Carlo Amenta, commissario straordinario del Governo per le Zes, Zone Economiche Speciali della Sicilia Occidentale. Quali sono le vostre priorità immediate?
“Attendiamo di avere dal ministero le prime persone che popoleranno la struttura commissariale, dandoci la possibilità di lavorare sia sugli appalti Pnnr che sulle richieste di investimento che dovranno arrivare attraverso un portale dedicato su cui l’agenzia della coesione sta lavorando. Abbiamo già completato il primo passaggio sugli appalti Pnnr, inviando la dichiarazione di compatibilità ambientale all’unione europea, e quindi speriamo di poter partire immediatamente con gli appalti per la progettazione e quindi dare alle Zes quelle dotazioni infrastrutturali che sono previste nel Pnnr e che serviranno ad attrarre gli investimenti. Nel frattempo abbiamo cominciato ad ascoltare gli attori del territorio, perché lo spirito è di collaborazione, senza la quale il commissario non avrà nessuna possibilità di lavorare.
Dagli industriali, per voce del loro presidente, arriva la richiesta incombente di avere tempi certi.
“È nei nostri compiti, i tempi delle autorizzazioni sono ridotti per legge dal decreto 91 /2017. Contiamo sulle procedure di semplificazione che attraverso il comitato di indirizzo potremmo realizzare con gli enti locali. Dare questa garanzia è il compito principale del commissario. “