Non aveva neppure trent’anni ma comandava su mezza città. Quando nel dicembre 2009 finì la sua latitanza, Gianni Nicchi aveva smesso di essere u picciutteddu per diventare un rispettato capomafia. La carriera criminale, dall’ascesa alla caduta, del giovane boss viene ripercorsa in un libro scritto da Andrea Cottone e Riccardo Lo Verso per la casa editrice Novantacento: il volume, che può già essere acquistato sia in formato cartaceo che in pdf tramite LiveSicilia.it, sarà distribuito in allegato con “S”, in edicola da sabato prossimo.
Un viaggio nella vita del ragazzo del Villaggio Santa Rosalia cresciuto a pane e mafia dal padre e dallo zio. Documenti inediti, a cominciare dai temi della scuola elementare, informative degli investigatori e intercettazioni svelano i segreti della sua scalata ai vertici di Cosa nostra. Da figlio di un siciliano emigrato a Torino e condannato per omicidio a figlioccio del padrino di Pagliarelli Nino Rotolo: Gianni Nicchi ha bruciato le tappe. Chi sono stati i suoi favoreggiatori, assieme a chi ha frequentato i salotti buoni e i locali più “in” della città? Questo e molto altro nel libro “Gianni Nicchi: ascesa e caduta di un giovane boss”. Un viaggio nella vita-simbolo del cambiamento di Cosa nostra. Una Cosa nostra colpita nel potere militare ma sempre più capace di mimetizzarsi. Di confondersi. E dunque non meno pericolosa di prima. Il libro è arricchito dalla prefazione e dela postfazione di due magistrati: Piergiorgio Morosini e Ignazio De Francisci.
