Il Palermo di Corini prende forma, si potrebbe virare al 4-3-3 - Live Sicilia

Il Palermo di Corini prende forma, si potrebbe virare al 4-3-3

Uno schieramento tattico nuovo ma vicino al 4-2-3-1 utilizzato fino ad ora
VERSO L'ASCOLI
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PALERMO – L’allenatore del Palermo Eugenio Corini inizia la sua terza settimana di lavoro sulla panchina del club rosanero. Nel prossimo impegno di campionato i siciliani sfideranno l’Ascoli di mister Bucchi, con la gara in programma sabato 27 agosto, a partire dalle ore 20:45, allo stadio “Renzo Barbera”. Le prime due giornate di Serie B hanno permesso al tecnico di Bagnolo Mella di racimolare ben quattro punti: prima vincendo in casa all’esordio stagionale in serie cadetta contro il Perugia, poi pareggiando al “San Nicola” contro il Bari dopo essere stato in vantaggio per 68 minuti. Un inizio di campionato positivo, anche in considerazione degli schieramenti tattici proposti dall’allenatore rosanero e dall’interpretazione di questi da parte dei calciatori. 

Schieramenti, però, frutto di un lavoro precedente e ben strutturato, eseguito dal tecnico Silvio Baldini prima di rassegnare le sue dimissioni insieme al direttore sportivo Renzo Castagnini. Il 4-2-3-1 è il modulo che fino ad ora ha utilizzato lo stesso Corini, ereditandolo dall’allenatore toscano e adeguandolo (in parte) alle sue idee di gioco. Alla base è rimasto il pressing sui portatori di palla avversari e i tentativi di finalizzare al meglio i ribaltamenti di fronte nati da una palla rubata o intercettata, appunto. Eugenio Corini, a tal proposito, ha mantenuto questo assetto tattico in maniera saggia, probabilmente per non rendere difficile il cambio di allenatore (e quindi il cambio di modulo) soprattutto in vista dell’esordio in campionato. In attesa, inoltre, di poter migliorare la propria compagine con nuovi innesti, cercando di riadattare lo schieramento in campo in maniera graduale. 

L’IDEA TATTICA DI CORINI

Il cambio di modulo che potrebbe adottare il mister ex Lecce si basa, comunque, sul mantenimento della linea di difesa a quattro. Corini, infatti, ha utilizzato diverse disposizioni tattiche per le squadre da lui allenate, rimanendo però ben saldo a questo tipo di schieramento per il reparto difensivo. Il suo modulo ideale potrebbe essere il 4-3-3, spesso utilizzato dalle compagini che ha guidato. Una formazione messa in campo che, chiaramente, nel corso della partita, subisce dei cambiamenti dettati dal dinamismo stesso degli incontri calcistici. Inoltre, i nuovi acquisti che stanno arricchendo la rosa del Palermo in questa sessione estiva di calciomercato, sembrano tutti pensati per proseguire su questo tipo di schieramento.

Stulac, Segre, Di Mariano, il possibile arrivo di Saric. Indizi che possono indurre a pensare al cambio di modulo da parte dell’allenatore lombardo. Non uno stravolgimento, ma un modo per adattare la squadra alla sua idea di gioco. Un’idea di gioco non lontanissima da quella di mister Baldini, ma con caratteristiche e peculiarità ben diverse. Linee molto strette in fase difensiva, costruzione dell’azione dal basso sfruttando anche il portiere o ancora possesso palla senza cercare necessariamente l’imbucata in verticale con “frenesia”. Un nuovo volto al Palermo che potrebbe realizzarsi proprio nella prossima gara di campionato contro l’Ascoli. Un’altra settimana di lavoro da poter svolgere anche con i nuovi acquisti, così da rendere omogeneo l’assetto tattico della squadra. Il Palermo di Eugenio Corini prende forma. 


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