PALERMO – “Ho sentito il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, mi ha detto che ha pagato 140 euro il volo per Roma, dove giovedì ci sarà l’incontro dei presidente dei Consigli con il ministro Calderoli sull’autonomia differenziata. Gli ho girato il biglietto che ho acquistato io: è costato 600 euro, e non è Pasqua e neppure Capodanno. Mostrerò il biglietto a Calderoli”. Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, conversando con l’ANSA a Palazzo dei Normanni.
Proprio questo pomeriggio all’Ars è in programma il dibattito parlamentare sul disegno di legge per l’autonomia differenziata, che nei giorni scorsi ha avuto il via libera dalla Conferenza delle Regioni. Il tema si lega con quello dell’insularità, principio inserito, alla fine della scorsa legislatura in Costituzione, ma bisogna ancora definire i contenuti.
“In bilancio lo Stato, nell’ultima manovra, ha stanziato per l’insularità 100 milioni di euro – aggiunge Galvagno – Si tratta di una somma che non servirebbe neppure a calmierare, introducendo un cap, i prezzi dei voli aerei dalla Sicilia verso il resto del Paese”.
L’appello di Galvagno alle opposizioni sull’autonomia differenziata
Sull’autonomia differenziata, Galvagno lancia un appello alle opposizioni all’Ars: “Dobbiamo cercare soluzioni in modo tempestivo, mi piacerebbe poter arrivare a Rona, all’incontro con Calderoli, con una proposta. Non servono sfogatoi o dibattiti incentrati su accuse sterili. Mi auguro che tutte le forze politiche esprimano il proprio punto di vista, facendo proposte sostenibili e valide, senza scrivere libri dei sogni solo per buttare fumo negli occhi dei siciliani”. “Dopo l’incontro con Calderoli – prosegue il presidente dell’Assemblea siciliana – probabilmente torneremo in aula a confrontarci”.
“Voto Province a fine anno? Difficile, non impossibile”
Province al voto entro fine anno? “Difficile, ma non impossibile. Comunque, se non ci riusciremo voteremo la prossima primavera”, aggiunge Gaetano Galvagno. “Noi vorremmo accelerare sul ripristino delle Province perché le riteniamo fondamentali rispetto all’interlocuzione che i cittadini devono avere con le istituzioni, si tratta di enti intermedi importanti anche per dare rappresentanza politica ad alcune zone della Sicilia rimaste ai margini, come il Calatino – afferma Galvagno – Ovviamente, è necessario ripristinare i vecchi collegi o tuttalpiù ridisegnarli, sicuramente sono contrario al collegio unico”. Per il ripristino delle Province c’è già un disegno di legge del governo Schifani e ce ne sono altri di matrice parlamentare. “Se c’è la volontà da parte del governo centrale a non crearci problemi rispetto alla legge Delrio vorremmo accelerare l’approvazione della nostra legge – prosegue Galvagno – Certamente, vorremmo evitare di metterci in contrasto col governo”.
“Giusto svolgere il ruolo di garante in Parlamento ma le elezioni sono state vinte dal centrodestra”
“Nella scorsa legislatura ho vissuto il mio ruolo di deputato della maggioranza come un minus rispetto agli equilibri che si era creati con le opposizioni. Da presidente dico che è giusto svolgere il ruolo di garante in Parlamento, ma è altrettanto giusto ricordare che le elezioni sono state vinte dal centrodestra, per cui a mio avviso la maggioranza deve essere un tantino più avanti rispetto alle opposizioni”, ha concluso Galvagno.