Con l’arrivo della primavera e il migliorare delle giornate inizia a crescere la voglia di consumare un pasto, la colazione o l’aperitivo fuori dai locali ed inizia ad entrare in piena operatività il nuovo regolamento Dehors a Palermo. Numerosi sono i provvedimenti che negli ultimi giorni hanno interessato il settore. Il Comune ha concesso tempo fino al 30 aprile per presentare richiesta di concessione del suolo pubblico, ha diffuso la nuova modulistica e diramato le nuove regole sulle sanzioni. È quindi il momento adatto per fare un punto sul nuovo quadro normativo.
Le sanzioni in caso di violazione
L’ultimo provvedimento in ordine di tempo è l’ordinanza sindacale con cui vengono riorganizzate le sanzioni da impartire a chi viola le regole. Le sanzioni sono organizzate in cinque livelli di intensità.
La sanzione base, in caso di occupazione abusiva del suolo pubblico, corrisponde al pagamento di una multa da 25 a 500 euro per ogni violazione accertata. Poi si aggiungono delle sanzioni accessorie qualora le violazioni si ripetano nel tempo.
Alla seconda violazione accertata entro 12 mesi dal precedente accertamento scatta la chiusura dell’attività per cinque giorni consecutivi decorrenti dalle ore 8.00 del primo mercoledì successivo alla notifica del relativo provvedimento. Alla terza violazione accertata entro 24 mesi dal primo provvedimento sanzionatorio potrebbe scattare la chiusura dell’attività per un periodo di dieci giorni nelle stesse modalità prima indicate. Se entro due anni, infine, dovesse essere accertata la quarta violazione scatterebbe la chiusura dell’attività per novanta giorni più eventuali altre sanzioni collegate al titolo abilitativo.
Qualora l’occupazione del suolo pubblico venga effettuata in totale assenza di titolo abilitativo le sanzioni saranno raddoppiate.
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Cosa prevede il regolamento
I dehors a Palermo potranno essere grandi fino a 50 metri quadrati massimo. All’interno di questo dato, la regola è quella secondo cui la superficie concedibile è pari al 50 per cento della superficie interna destinata alla somministrazione. Comunque potrà essere garantita una superficie minima di 18 metri quadrati. In questo modo il nuovo regolamento ritocca diminuendolo il massimo e aumenta il minimo prima stabilito a 12 metri quadrati.
Variabili anche le modalità con cui potrà essere realizzato il dehors. Si va dalla modalità con soli tavoli e sedi che poi si può arricchire con ombrelloni (che potranno avere un’altezza massima di tre metri e mezzo), con ombrelloni e pedane in legni, con ombrelloni, pedali in legno e fioriere (che potranno avere altezza di un metro e trenta massimo) fino ad arrivare alle strutture precarie chiuse in metallo, legno e pvc e tamponature in vetro o in policarbonato trasparente, fino a prevedere una copertura.
Possono essere occupati marciapiedi, porticati strade e piazze pedonali ma anche altre strade urbane a patto che si lasci la possibilità di passaggio ai pedoni per due metri e lo spazio di 3 metri per il passaggio dei mezzi di sicurezza.
Inoltre, potranno essere dati in concessione spazi e aree pedonali o verdi nelle adiacenze dell’esercizio se il titolare si assume, per un periodo di tempo almeno pari a quello della concessione, l’obbligo di provvedere alla manutenzione ordinaria del posto.
Il provvedimento concessorio e la durata della concessione
La concessione sarà rilasciata dal Comune e sarà in vigore per tre anni. L’amministrazione comunale ha siglato un protocollo di intesa con la Soprintendenza per snellire la procedura nei luoghi in cui è richiesto il parere degli uffici dei beni culturali.
Tre sono i documenti che occorre allegare alla domanda. Anzitutto deve esserci la planimetria 1:200 da cui siano opportunamente evidenziati tutti i riferimenti allo stato di fatto dell’area interessata dal punto di vista viario e di servizio, come ad esempio la presenza di segnaletica stradale, di fermate di mezzi pubblici e di passaggi pedonali.
Poi occorre presentare un elaborato progettuale in scala 1:50 e relazione tecnica descrittiva redatti da un professionista abilitato, in cui siano indicate le caratteristiche della struttura con tanto di piante, prospetti e sezioni quotati dell’installazione e della distribuzione degli arredi e con i necessari riferimenti all’edificio per quanto riguarda aperture, materiali di facciata ed elementi architettonici. Dovranno inoltre essere noti i materiali e colori degli arredi.
Infine occorre allegare la documentazione fotografica dell’area da occupare e del contesto attorno all’area stessa con planimetria dei punti di ripresa fotografica.
Numerose altre sono le previsioni specifiche. tra queste si segnala che i titolari di Dehors dovranno pagare il canone unico patrimoniale, la tari e una somma di 20 euro al mese per ciascuno degli stalli delle aree blu che sarà occupato dal dehors.