PALERMO – Occhio alla data di notifica delle cartelle dell’Agenzia delle Entrate perché potrebbero essere prescritte. Circostanza fatta emergere dai legali di G.A. Il tribunale del Lavoro gli ha dato ragione. Non deve pagare circa 30 mila euro.
Si trattava di contributi previdenziali Ivs (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) che i lavoratori autonomi devono pagare annualmente e che fungono da tutela assicurativa in caso di inattività forzata.
Gli avvocati Rosa Geraci e Cristiano Bevilacqua hanno dimostrato che le cinque cartelle e gli avvisi riguardavano mancati versamenti negli anni dal 2010 al 2015. I contributi previdenziali cadono in prescrizione dopo cinque anni.
L’Agenzia delle entrate non ha provato a interrompere la prescrizione. “Va pertanto pronunciata la prescrizione del debito”, ha stabilito Rosalba Musillami.
