PALERMO- Il mare di Palermo è oggi una discarica. Palermo ha sempre voltato le spalle al mare, questo lo si sa; tuttavia ciò che da molti mesi sta accadendo va al di là di una atavica diffidenza, o peggio, indifferenza. Oggi non può essere sottaciuto che Palermo usa il mare come una discarica. La Cala offre ai numerosi turisti che vi passeggiano lo spettacolo di un immondezzaio galleggiante; vi si trova di tutto: dalle carcasse di animali ai bidoni di vernice, dalle cassette per il pesce (vuote) ai sacchetti della spazzatura, molti ancora ben chiusi. In tutto il tratto di mare che va da Mongerbino all’Addaura (dove ho girato il breve video), per molte miglia al largo, c’è un tappeto di plastica, sacchetti e detriti vari. Tutto ciò però non è l’opera isolata di qualche incivile non scolarizzato, bensì il frutto di una operazione sistematica di riversamento dei rifiuti nel nostro Golfo.
E’ mai possibile che nessuna delle autorità preposte si sia accorta di nulla? E’ plausibile che tonnellate di plastica finiscano in mare senza che nessuno si chieda chi e cosa sta provocando tale scempio? Questa città, abituata alla indifferenza, è davvero destinata a spegnersi. Si stenta a credere che l’uomo possa fare questo alla natura, non capendo sta minando irreparabilmente il proprio futuro e quello delle nuove generazioni, già afflitte da altre problematiche. Qualche anno fa, una amica milanese, proprio in quel tratto di mare del filmato, mi disse: “ma vi rendete conto che qui a Palermo vivete in un paradiso?”, “si, lo so” risposi, “ma so anche che non ce lo meritiamo affatto e che un giorno ci cacceranno da questo paradiso”; quel giorno è sempre più vicino.
Rosario Roberto Tornatore