Francesco Cascio
Lo scrutinio è quasi concluso. Così, le preferenze raccolte a Palermo adesso sono quasi definitive. Giancarlo Cancelleri conferma il grande exploit del movimento cinque stelle: è lui il candidato più votato a Palermo con oltre 6400 voti quando sono stati scrutinati 540 dei 600 seggi del capoluogo. Ma notizie interessanti arrivano un po’ da tutte le liste.
Nel Partito dei siciliani, infatti, notevole il risultato di Enzo Figuccia, che diventa un autorevole aspirante a uno scranno all’Ars con i suoi 2200 voti. Staccato al momento Mimmo Russo, che dovrebbe guadagnare il secondo seggio, ma deve guardarsi da Giovanni Greco. Mentre lontanissimo è l’assessore uscente Nicola Vernuccio.
E se, come detto, Cancelleri sarà quasi certamente il più votato a Palermo tra i futuri parlamentari regionali, i grandi numeri ottenuti dal Movimento cinque stelle (possibili quattro seggi) potrebbero regalare un posto a Sala d’Ercole anche a Claudia La Rocca, Giampiero Trizzino e Giorgio Ciaccio. Ancora in corsa, è Francesco Campanella.
Grande bagarre, invece, ma era prevedibile, nel Partito democratico, che potrebbe ottenere a Palermo tre seggi e dove spicca, al momento, il risultato di Fabrizio Ferrandelli, nettamente il più votato in città. L’ultimo candidato a sindaco del centrosinistra stacca di circa mille voti il segretario regionale del partito, Giuseppe Lupo. Più distanti sono Davide Faraone e Antonello Cracolici che dovranno provare a recuperare in provincia. Ancora qualche speranza per Pino Apprendi, e per Francesco Riggio, molto lontano in città ma quotatissimo nell’hinterland palermitano.
Il sindacalista della Uiltucs Pietro La Torre, invece, sbaraglia i rivali dell’Udc. Al momento, infatti, la “new entry” è davanti a Totò Lentini e Nino Dina fermi. I tre, probabilmente, si giocheranno i due seggi palermitani. Numeri non confortanti per il deputato uscente (ex Pdl) ed ex presidente del consiglio comunale Alberto Campagna, indietro rispetto anche a Giulio Cusumano e Massimo Gargano.
E se i 2500 voti ottenuti finora da Aricò quasi certamente non consentiranno all’ultimo candidato sindaco di Fli e Mpa di ottenere un seggio all’Ars per il probabile, mancato superamento dello sbarramento da parte della sua lista (Fli-Nuovo polo), un esponente proprio del “Nuovo polo”, Riccardo Savona, leader del Movimento popolare siciliano ma candidato con Grande Sud, si gioca in volata il primo posto in lista con Edi Tamajo. Eventualmente, all’ex presidente della commissione bilancio non resterà che sperare nel secondo seggio per la lista, ipotesi assai probabile.
Marianna Caronia, Toto Cordaro e Roberto Clemente “tirano”, nell’ordine, la lista del Cantiere popolare, che potrebbe riuscire a ottenere due seggi a Palermo. Nel Pdl, invece, Francesco Cascio si conferma il più votato nel capoluogo, con oltre 4000 voti. Uno dei tre seggi del partito sarà quasi certamente suo. A seguirlo, a sorpresa, non è Francesco Scoma, ma Giuseppe Milazzo. I due, però, sono molto vicini e potrebbero arrivare a braccetto a Sala d’Ercole. A meno che Salvino Caputo e Piero Alongi non riescano a colmare in provincia il distacco accumulato in città. Infine, le liste dei presidenti potrebbero regalare un posto all’Ars a Pino Federico (lista Crocetta presidente) e Salvo Lo Giudice (lista Musumeci presidente) che con i suoi 5300 voti, a sessanta seggi dalla fine, è il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti, dopo Cancelleri.
