MILANO – L’architetto per la pace, colei che si stupiva davanti alle guerre dei nostri giorni è scomparsa stanotte a Milano: Gae Aulenti sarà ricordata come architetto e designer di fama sconfinata, morta all’età di 84 anni a pochi giorni dal suo ottantacinquesimo compleanno .
Nata vicino a Udine, ma di origini pugliesi, l’Aulenti di era laureata al Politecnico di Milano nel 1953, subito dopo aveva iniziato a collaborare con Giuseppe Samonà a Venezia e con Ernesto Nathan Rogers a Milano. Con quest’ultimo aveva collaborato alla redazione di Casabella-Continuità dal 1955 al 1965.
Le sue opere si trovano in ogni continente, dall’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo all’Asian Museum di San Francisco. Ma anche in Italia il suo lavoro è stato eccezionale: ha partecipato alla ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia e quelle delle ex-scuderie papali al Quirinale, addirittura ha collaborato all’ampliamento e ristrutturazione dell’aeroporto San Francesco d’Assisi a Perugia. Uno dei suoi ultimi lavori è stato la cura del restauro di Palazzo Branciforti a Palermo.
La gemma più splendente nella corona delle sue opere è senza dubbio il tema floreale della volta del Museo d’Orsay a Parigi: lo stile neoliberty che sovrasta la galleria d’arte parigina l’ha consacrata nel firmamento dell’architettura internazionale e viene ammirato ogni anni da milioni di turisti e appassionati d’architettura. Celebre anche la sua lampada “Pipistrello” per la Martinelli luce, con richiami Art Nouveau.