Migranti via dall'hotspot alla ricerca di cibo e acqua nel centro di Lampedusa - Live Sicilia

Migranti via dall’hotspot alla ricerca di cibo e acqua nel centro di Lampedusa

Nella struttura di contrada Imbriacola sono presenti 4.457 profughi
L'EMERGENZA
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Non ci sono stati sbarchi durante la notte a Lampedusa. Dopo 48 ore di caos e l’approdo di 2.154 migranti ieri (con 51 barchini) e di altri 5.112 con 110 natanti martedì, le ultime ore sono state di assoluta tregua. All’hotspot sono presenti, al momento, 4.457 migranti. Anche oggi, su disposizione del commissario per l’emergenza immigrazione Valerio Valenti e del prefetto di Agrigento Filippo Romano, sarà una giornata da tour de force per i trasferimenti.

Il piano trasferimenti

Quasi duemila persone lasceranno l’isola: 453 con nave dedicata al trasferimento, la “Lampedusa”, andranno a Trapani; 480 con nave dedicata “Veronesi” verranno trasferiti ad Augusta, 700 con il traghetto di linea Galaxy che farà rotta su Porto Empedocle e 300 con nave militare Orione che farà rotta su Catania.

Migranti e turisti, le due facce di Lampedusa

A Lampedusa, intanto, nelle ultime ore alcuni migranti sono riusciti a lasciare l’hotspot. Con sacchetti di plastica in mano o con la classica busta che gli viene data all’arrivo, decine e decine di migranti mercoledì sera si aggiravano lungo via Roma, il corso principale dell’isola. Tutti giovani, molti dei quali minorenni, sono riusciti ad allontanarsi dall’hotspot quando, nel tardo pomeriggio, c’è stato un momento di caos proprio durante la distribuzione dei pasti.

Il lavoro di Croce rossa e polizia

I migranti in giro per Lampedusa, molti dei quali tenevano stretta fra le braccia una bottiglia d’acqua minerale da 2 litri, non hanno creato fastidi né problemi d’ordine pubblico: cercavano soltanto qualcosa da mangiare in mezzo ai tanti turisti in vacanza sull’isola. Con difficoltà, visto che non parlano italiano, hanno cercato di informarsi sul costo della pizza o di un panino. Un ragazzo si è anche stupito del fatto che una bottiglietta di mezzo litro di acqua minerale costasse 2 euro. La Croce rossa italiana e la polizia, per tutta la notte, hanno setacciato ogni angolo di Lampedusa e sono riusciti a convincere molti di loro a rientrare all’hotspot di contrada Imbriacola.

Migranti salvati in mare da un lampedusano

Da Lampedusa, però, arrivano anche storie positive di solidarietà, come quella che ha visto protagonista Giorgio Lazzara, presidente dell’associazione Diritti degli anziani-Ada di Lampedusa: l’uomo, che si trovava nelle acque della Tabaccara con molgie e figlia, ha soccorso alcuni migranti che si trovavano in mare dopo il ribaltamento della loro imbarcazione. “Stare dalla parte delle persone, coltivare la cultura del rispetto e della vita, non si fa a parole”, affermano il segretario nazionale della UilPensionati, Carmelo Barbagallo, e i segretari di Uil e UilPensionati Sicilia Luisella Lionti e Claudio Barone. “Per questo siamo orgogliosi dello straordinario gesto di ordinaria umanità che Giorgio Lazzara e la moglie, hanno realizzato salvando in mare decine di migranti: alcuni accogliendoli sulla propria barca, altri lanciando l’Sos alla Capitaneria di porto”. Barbagallo, Lionti e Barone poi concludono lanciando un appello “affinché piccoli e grandi gesti di solidarietà, di accoglienza, diventino patrimonio concreto, condiviso, in un’Europa di cui Lampedusa è la porta e non sarà mai il muro”.

Soccorsi sei barchini

Altri 252 migranti sono giunti a Lampedusa dopo che le motovedette della Capitaneria e della Guardia di finanza hanno soccorso e agganciato sei barchini. Sui natanti, tutti salpati da Sfax in Tunisia, c’erano da un minimo di 35 a un massimo di 50 nordafricani, fra cui donne e bambini. Salgono a nove, da stamattina, con un totale di 387 persone arrivate, gli sbarchi sulla maggiore delle isole Pelagie.

Migranti in coda davanti alla chiesa di Lampedusa

Migranti donne, minori e uomini si sono radunati davanti alla chiesa, nel corso principale di Lampedusa, dove è in corso la distribuzione di cibo e bevande. Abitanti e commercianti dell’isola si stanno prodigando in una sorta di gara di solidarietà per aiutare i naufraghi, al parroco sono stati consegnati pasta, insalata di riso e altri generi alimentari. I migranti in modo composto fanno la fila per ricevere il cibo. Un minore ha detto di essere affamato e di avere mangiato nell’hotspot in contrada Imbriacola solo una merendina e di avere ricevuto solo una bottiglietta d’acqua.

ResQ soccorre due barchini

“Questa notte la ResQ People ha effettuato due soccorsi. La seconda barca, di ferro, stava affondando quando l’abbiamo trovata ed è affondata davanti ai nostri occhi. Una donna è morta, 96 persone sono a bordo in salvo”. Lo scrive l’ong sul proprio profilo X. Le 97 persone viaggiavano su due imbarcazioni di ferro, informa ResQ, “estremamente pericolose per la facilità e rapidità con cui affondano”. Per quanto riguarda la seconda, dice Cecilia Strada, responsabile della comunicazione della ong, “siamo riusciti a convincere i naufraghi a rimanere immobili e calmi per quanto fosse possibile tenuto conto che la barca stava affondando. Abbiamo quindi iniziato a distribuire i giubbotti di salvataggio. Immediatamente dopo l’imbarcazione è affondata davanti ai nostri occhi”. Alla ResQ People è stato assegnato il porto di Trapani dove conta di giungere venerdì pomeriggio.


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