PALERMO – Il comune di Palermo, per il momento, riprenderà a pagare gettoni e indennità raddoppiati a presidenti e consiglieri di circoscrizione, senza chiedere nulla indietro almeno fino al prossimo pronunciamento della Regione.
Riunione con gli uffici
Il caso raccontato da LiveSicilia sembra a un punto di svolta. L’assessore al Bilancio, Brigida Alaimo, e quello al Decentramento, Dario Falzone, hanno tenuto questa mattina una riunione con la Segreteria generale e la Ragioneria generale, poi allargata anche ai capigruppo e a una folta delegazione di consiglieri di quartiere che questa mattina si erano recati a Palazzo Comitini in protesta.
Una nota degli uffici contabili del Comune, infatti, aveva non solo fermato il pagamento di gettoni e indennità dei componenti dei parlamentini di quartiere, ma prevedeva anche il recupero delle somme percepite da settembre a oggi. Mossa che aveva mandato in fibrillazione le circoscrizioni, facendo partire un tam tam che ha coinvolto tutti i partiti.
Il malumore nei partiti
Il malumore è montato dentro Fratelli d’Italia, con i due assessori Alaimo e Falzone spinti a intervenire, ma anche nella Lega e nella nuova Dc che hanno chiesto pubblicamente all’amministrazione di Roberto Lagalla di correre ai ripari. Un “attivismo” dovuto anche alla vicinanza delle Europee: lo stop agli aumenti sarebbe stato difficile da far digerire a chi è impegnato nella ricerca di voti per i candidati.
Il via libera degli uffici
Il Segretario generale, Raimondo Liotta, ha confermato la linea del comune di Palermo: gli aumenti, è la tesi, sono legittimi anche per le circoscrizioni e il recupero delle somme, se dovuto, verrà affrontato più in là. Entro l’inizio della prossima settimana Liotta redigerà un parere che invierà anche all’assessorato agli Enti locali e, fino a nuovi pronunciamenti da parte della Regione, gettoni e indennità saranno pagati.
La norma contenuta nel collegato dello scorso febbraio non farebbe che confermare l’interpretazione del capoluogo siciliano, da qui la convinzione che la restituzione non sia necessaria, e la mancata attuazione del decentramento non costituirà un ostacolo, visto che altre norme non fanno questa distinzione.
Le reazioni
“Le circoscrizioni sono una ricchezza per una città come Palermo ed è doveroso riconoscere a questi organismi la dignità e le funzioni che spettano loro attuando un vero e pieno decentramento – dice il coordinatore cittadino di Fdi Antonio Rini -. Grazie all’impegno dell’Assessore al Bilancio Brigida Alaimo e dell’assessore al Decentramento Dario Falzone, espressione di Fratelli d’Italia, che questa mattina hanno tenuto una riunione con gli uffici, l’amministrazione comunale ha ribadito l’impegno a garantire la dignità istituzionale a chi rappresenta i cittadini e lavora per il territorio, come le circoscrizioni. Il decentramento è uno dei punti del programma elettorale che i palermitani hanno votato e Fdi sarà in prima linea per la sua realizzazione”.
“Abbiamo apprezzato l’approccio concreto alla questione da parte dell’amministrazione attiva e rimaniamo in attesa di un parere da parte del Segretario generale – dice il presidente della Seconda circoscrizione Giuseppe Federico -. Siamo certi che non esiste da parte dell’amministrazione alcuna intenzione di mortificare il ruolo delle circoscrizioni e ringraziamo per questo risultato gli assessori Alaimo e Falzone e il coordinatore Rini”.
“Il ruolo delle circoscrizioni deve essere valorizzato e rilanciato come merita – dice Dario Chinnici di Lavoriamo per Palermo -. Siamo soddisfatti della soluzione individuata, anche se è solo un primo passo che va completato con un effettivo decentramento. Le circoscrizioni sono il primo punto di contatto dei cittadini con le istituzioni e devono poter incidere nell’azione amministrativa, a vantaggio di un territorio che conoscono e vivono quotidianamente”.
“Ritornano i Gettoni in offerta, la giostra continua a girare – dice Antonio Nicolao, vice presidente della Prima circoscrizione -. Sembra questa la soluzione tecnica a un problema che non si vuole veramente affrontare, cioè il decentramento con deleghe alle circoscrizioni. Resto sempre convinto che anche questa volta si stia dando un premio economico a istituzioni che continueranno ad essere prive di ruoli istituzionale, e a farne le spese saranno sempre i cittadini, in quanto le circoscrizioni continueranno a votare atti di indirizzo che quasi sempre restano dentro le memorie dei computer delle ex municipalizzate. Poteva essere l’occasione per resettare e predisporre una delibera in favore dell’istituzione circoscrizionale composta da consiglieri eletti democraticamente e che hanno giurato come i colleghi di palazzo Comitini”.