E’ una comunità sconvolta quella di Ribera, dove abitavano Walid Moussa e la moglie Zina. Da alcuni mesi la donna lo aveva raggiunto nell’Agrigentino, portando con sé i tre figli: il marito lavorava stabilmente in una ditta che si occupa della lavorazione di arance e ormai la famiglia era perfettamente integrata.
In tanti conoscevano la coppia che ha perso la vita nell’incidente sulla Palermo-Sciacca in cui è morto anche il palermitano Riccardo Pardi, apicoltore di 51 anni e il sindaco Matteo Ruvolo ha già annunciato che proclamerà il lutto cittadino per il giorno dei funerali.
Marito e moglie vengono descritti come due grandi lavoratori e genitori attenti. I loro bambini, di 4, 6 e 8 anni, che frequentavano l’istituto comprensivo di Ribera, lottano adesso all’ospedale Di Cristina di Palermo, dove sono stati ricoverati in gravi condizioni. Tutto il paese prega per loro, mentre scorrono le lacrime per Walid e Zina.
Tantissimi i messaggi sui social: “Condoglianze alle famiglie – scrive Riccardo Romano – con il buon auspicio che i bimbi possono salvarsi. Da riberese esprimo pieno dolore per questi nostri due concittadini e per un nostro corregionale, tre vite spezzate”.
Il cordoglio della chiesa madre
Il cordoglio arriva anche dalla chiesa madre di Ribera: “La comunità ecclesiale si unisce al dolore delle famiglie Moussa e Koski – si legge – per l’improvvisa e immatura scomparsa dei loro carissimi congiunti Walid e Zina. Intercede perché a loro sia concessa la beatitudine eterna e perché i loro bambini possano presto guarire ed essere aiutati nella loro crescita”.
“I vicini di casa – prosegue il messaggio – che li hanno sempre ammirati per la loro grande laboriosità, per la corettezza e bontà nelle relazioni, per l’esemplarità nel comportamento sono particolarmente addolorati per questo grave incidente che ha spezzato le loro vite”.
“Giornate tristissime”
“Giornate tristissime per tutta Ribera – aggiunge Francesco Mineo -. Avevo conosciuto Walid per lavoro ed ero rimasto davvero colpito dal suo senso del dovere e di responsabilità. Era un grande papà, un marito attento, un uomo in gamba che bene conosceva lo spirito di sacrificio. Qui tutti gli dimostravano il proprio affetto. Non resta che pregare per i loro bambini, il paese manda loro tutto l’amore che può, sperando di poterli riabbracciare presto”.