TRAPANI – “Dobbiamo riorganizzare le forze ed andare a Cremona per fare la partita della vita”. Mister Boscaglia ha provato a tirare su il morale della squadra e dell’ambiente granata. Il Trapani ha mancato il colpo del ko e non ha sfruttato il pareggio interno del Lecce fermato in casa 2-2 dal Carpi. La promozione diretta in serie B si decide all’ultima giornata. Ancora Boscaglia al termine di un 2-2 ad alta tensione: “Dobbiamo vedere il bicchiere per tre quarti pieno. Siamo primi. Non era facile affrontare una squadra come la Reggiana che era libera mentalmente. Noi, comunque, non abbiamo fatto quello che dovevamo fare e che avevamo preparato”. Eppure la gara s’era messa subito in discesa. Dopo appena sei minuti i granata erano in vantaggio con capitan Pagliarulo che sfruttava una mischia in area su calcio d’angolo. Ma da quel momento la squadra di Boscaglia ha cominciato a perdere colpi. Il pubblico – il Provinciale era una bolgia – ha accompagnato i gol del Carpi che si è portato sul 2-20 sul Lecce. Sembrava fatta ed invece il Trapani ha abbassato il ritmo ed ha sbagliato qualche passaggio di troppo. Arriva così il pareggio della Reggiana – autogol di Lo Bue – che costa caro ai granata. Boscaglia è infatti costretto a sostituire il centrale D’Aiello che si è infortunato nell’azione di gioco che ha portato al pareggio della Reggiana. Al suo posto Filippi. Il pallino del gioco è sempre stato nelle mani del Trapani ma la manovra non è mai stata fluida, il pallone ha cominciato a bruciare sotto i piedi. Gli errori anche banali hanno avuto il sopravvento. I tifosi hanno sostenuto come non mai i granata perché si sono resi conto che la pressione sull’undici granata era sempre più forte.
La Reggiana ha giocato di rimessa e si è resa pericolosa. La seconda parte di gara è stata ancora più convulsa. Le notizie da Lecce annunciavano, strada facendo, il recupero dei pugliesi sul Lecce. In campo le cose si complicavano sempre di più. La Reggiana non ha mai mollato la presa. Mister Zauli, a fine partita, ha lodato i suoi: “Abbiamo giocato bene ed onorato il campo. Certo, eravamo più tranquilli. So cosa si prova in partite del genere. Non si può neanche fare il paragone con il Trapani, che è stato costruito per vincere. Ma quando sei primo, giochi in casa ed arriva la terzultima in classifica pensi di farcela ed invece finisce che non è così”. Nella parte iniziale del secondo tempo il Trapani perde un’occasione clamorosa con Mancosu e viene castigato. Va in rete Iraci ed il Provinciale si ammutolisce. Boscaglia prova a mettere calma tra i suoi ma non ci riesce. Il pubblico torna ad incitare la squadra ma rumeggia, chiede i cambi perché, per la prima volta in tutta la stagione, i granata sembrano in difficoltà sul piano fisico e della corsa. Boscaglia, alla fine dell’incontro, ha smentito un calo della squadra: “Durante la settimana abbiamo fatto allenamenti di contenimento. Qualche giocatore ha sentito troppo la partita e la pressione”. La Reggiana gioca in scioltezza. Arrivano i cambi. Pacilli prende il posto di Madonia. Entra anche l’argentino Castillo per Gambino che Boscaglia aveva schierato, a sorpresa, fin dal primo minuto di gara, preferendolo a Pacilli. Ed è una scelta che ha fatto storcere il muso ai tifosi ed agli addetti ai lavori. Gambino a destra non ha convinto anche se ha messo l’anima in campo. C’è il tempo per un miracolo del portiere ospite che si oppone a Mancosu, che ha sciupato una rete già fatta, solo davanti a Tomasig, ed il Trapani torna a sognare con il pareggio di Abate. Il Provinciale esplode di gioia ed in tanti credono nella vittoria. C’è ancora tempo, ma il Trapani spinge senza idee e la Reggiana continua a giocare in contropiede e si fa pericolosa. Il suo centrocampo è energico ed attento e spesso va in superiorità numerica. I granata non sfondano e qualcuno in tribuna comincia a spazientirsi.
Alla fine della partita gli applausi sono misti alla delusione. Viene salutato con calore il presidente Vittorio Morace che invita i tifosi a tenere duro. Domenica il Trapani si gioca tutta la stagione. E’ ormai un terno al lotto. I granata saranno ospiti della Cremonese, che ha battuto, fuori casa, il San Marino con un rotondo 6-1 e sono a 46 punti, a 3 dall’ultima squadra il Sud Tirol che è in zona play off. Il Lecce va invece a Bergamo contro l’Albinoleffe, che ha perso 2-1 a Como ed ha 2 punti in meno rispetto alla Cremonese. In città, dopo Trapani-Reggiana, hanno festeggiato soltanto i tifosi della Juventus per la vittoria del 29esimo scudetto.
TABELLINO
TRAPANI-REGGIANA 2-2
TRAPANI: Nordi (5,5), Lo Bue (5,5), Rizzi (5,5), Pagliarulo (6), D’Aiello (s.v.) (Filippi al 22′ pt, 6), Pirrone (5), Gambino (5,5) (Castillo al 25′ st, 5,5), Caccetta (5), Abate (6), Madonia (5) (Pacilli al 18′ st, 6), Mancosu (5). All. Boscaglia (5,5). In panchina: Morello, Romeo, Spinelli, Tedesco.
REGGIANA: Tomasig (6), Aya (6), Magliocchetti (6), Parola (6), Cossentino (6), Mei (6,5), Ferrara (6) (Arati al 40′ st, s.v.), Cavalieri (6,5), Bonvissuto (6,5) (Marchegiani al 27′ st, s.v), Sprocati (6), Iraci (7). All. Zauli (6,5). In panchina: Bellucci, Scappi, Bovi, Magnani, Monnolo.
ARBITRO: Andrea Merlino di Udine
ASSISTENTI: Alessio Tolfo di Pordenone, Cristian De Franco di Udine
RETI: Pagliarulo 6′ pt, autogol Lo Bue 20′ pt, Iraci 15′ st, Abate 22′ st.
AMMONITI: Abate, Lo Bue e Rizzi per il Trapani, Ferrara, Magliocchetti, Parola e Marcheggiani per la Reggiana.
