CATANIA – Altra notte di fuoco a Catania dove per la quarta volta consecutiva sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro attività commerciali. Ad esser colpiti sono stati una panineria nel rione Fossa della Creta e un bar-Tabacchi della zona del viale Mario Rapisardi. Sulla prima sparatoria indaga la polizia, sulla seconda i carabinieri.
La notte precedente oltre una decina di colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro l’ingresso di una panineria nel Villaggio Sant’Agata a Catania. Nelle notte precedenti gli obiettivi sono state attività commerciali e, in un altro caso, anche contro l’ingresso di un’abitazione privata. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Catania.
L’ombra della mafia
Casi che portano al centro dell’attenzione le fibrillazioni all’interno di Cosa Nostra e gli altri gruppi criminali, non sempre in sintonia con le scelte del gruppo dei Santapaola Ercolano. E chissà che la ragione non sia anche da legare al vuoto di potere sul territorio. Il clan provinciale, decapitato dalle operazioni Sangue Blu e Ombra, oggi non ha un vertice, non ha un capo riconosciuto.
L’altro ieri eri notte, come si diceva, è stata presa di mira una panineria nel Villaggio Sant’Agata: esplosi una decina di colpi d’arma da fuoco. Nessun ferito. Si lavora sui reperti per individuare l’arma che ha sparato. La notte del 27 agosto in via Plebiscito, fra le 3 e le 4 del mattino, una raffica di colpi di arma da fuoco ha colpito la saracinesca di un autonoleggio.
I precedenti
Prima ancora, tra il 25 e il 26 agosto, le sparatorie erano state addirittura due. La prima in una stradina di San Cristoforo, l’altra nella storica via Garibaldi. Esplosi più di 20 colpi di arma da fuoco. Colpite una casa e un centro estetico. Tra i destinatari anche la figlia di un personaggio emergente che, da quanto è emerso dalle intercettazioni, un paio d’anni fa ambiva a “prendersi la piazza di spaccio di San Giovanni Galermo”.

