PALERMO – Coldiretti Sicilia torna a denunciare lo spreco d’acqua nell’Isola. “Piove e l’acqua finisce in mare”, afferma l’associazione di categoria, puntando il dito contro la situazione della diga Comunelli, nel Nisseno, che da oltre vent’anni non riesce a trattenere l’acqua piovana a causa di problemi strutturali mai risolti.
L’invaso, che serve il comprensorio agricolo di Gela, Riesi e Butera – aree dove si coltivano pomodori, peperoni, uva e carciofi – è colmo di fango e non può garantire condizioni di sicurezza, costringendo allo sversamento dell’acqua raccolta.
“È una commedia dell’assurdo – commenta Coldiretti –. Se esistessero più invasi aziendali interconnessi e una rete di distribuzione efficiente, l’acqua non andrebbe sprecata”. L’associazione accusa infine la politica regionale di immobilismo, dopo che anche l’ultima manovra di assestamento di bilancio non ha previsto interventi concreti per affrontare la siccità.

