Richiesta di processo per Amata, opposizioni all'attacco di Schifani

Richiesta di processo per Amata, opposizioni all’attacco di Schifani

M5s, Pd e La Vardera: "Il governatore si dimetta"
L'INCHIESTA PER CORRUZIONE
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PALERMO – Non si è ancora spento il fuoco delle polemiche nate dall’inchiesta che si è abbattuta sulla Dc e su Noi moderati in Sicilia, ed ecco che la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’assessora al Turismo, Elvira Amata, scatena nuovamente le opposizioni. Nel mirino finisce anche il governatore Renato Schifani, al quale vengono indirizzate richieste plurime di dimissioni.

Il movimento cinque stelle dell’Ars chiede al governatore di usare con Amata lo stesso metodo adottato con gli assessori Dc Nuccia Albano e Andrea Messina, estromessi dalla Giunta nonostante non risultino indagati dalla procura di Palermo. La stessa procura che ora, in un’altra inchiesta, chiede il processo per Amata e per l’imprenditrice Marcella Cannariato.

De Luca: “Schifani non usi 2 pesi e 2 misure”

“Schifani non può essere moralizzatore a corrente alternata e usare due pesi e due misure”, afferma il capogruppo M5s all’Ars Antonio De Luca che poi punta al bersaglio grosso, lo stesso governatore. “Applichi con Fratelli d’Italia lo stesso metro usato per gli assessori della Democrazia cristiana, oppure deve chiedere prima il permesso a Roma? Schifani deve dare un segnale forte alla collettività, estrometta gli assessori di FdI e un minuto dopo si dimetta, non ci sono più le condizioni per andare avanti -ancora De Luca -. Abbia un sussulto di dignità e ne prenda atto, sono più gli indagati e gli imputati nella sua maggioranza che le riforme del suo inefficace e inefficiente governo”.

Barbagallo: “Sicilia in una spirale senza fondo”

Analoga richiesta arriva dal segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo: “E ora, con l’assessore al Turismo indagata e per la quale la procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio, anche Fratelli d’Italia fuori dalla giunta Schifani – esorta -. Deve valere anche per loro quello che Schifani ha detto a proposito degli assessori cuffariani rimossi (anche se non indagati): la loro presenza confliggeva con i principi fondamentali di trasparenza del suo governo. Non si rende conto (ma per quanto ancora?) in quale spirale Schifani stia trascinando la Sicilia, a causa della sua incapacità di accorgersi della slavina di scandali, episodi poco trasparenti e ombre che gravano sulla sua giunta”. Secondo Barbagallo “la soluzione è una: abbia un sussulto di dignità e si dimetta liberando l’Isola da questa cappa di clientele di cui lui è il principale responsabile politico”.

La Vardera: “Schifani rimuova amata”

“Un governo che cade sempre più in basso: ieri Cuffaro e la Dc e oggi la richiesta di rinvio a giudizio dell’assessore al Turismo, Elvira Amata – evidenzia il leader di Controcorrente Ismaele La Vardera -. Schifani ha scelto una squadra di governo che fa acqua da tutte le parti e adesso non ha altra scelta che rimuovere pure lei. Mi chiedo come un presidente della Regione si ostini a continuare a governare in queste condizioni. Una richiesta di rinvio a giudizio per corruzione per Amata che con il suo assessorato ha la discrezionalità di stanziare dei fondi è una follia pura”.

E ancora: “Schifani abbia un sussulto di dignità, rimuova Amata immediatamente e si dimetta. I danni che ha fatto in questi ultimi tre anni sono enormi e non usi due pesi e due misure così come ha fatto con gli assessori dalla Dc, incredibilmente non indagati, faccia lo stesso con Amata”.

Micari: “Amata al suo posto? Schifani si dimetta”

Entra nella contesa anche il componente del direttivo Iv Sicilia Fabrizio Micari: “La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per corruzione dell’assessora Amata. Noi siamo convintamente garantisti – afferma -. Ma se dovessimo adottare il metro di comportamento del presidente Schifani, che pochi giorni fa ha cacciato dalla giunta gli assessori Dc Albano e Messina per le vicende giudiziarie di Totò Cuffaro, senza che gli assessori fossero nemmeno indagati, davvero non riusciamo a comprendere come l’assessore Amata possa essere ancora al suo posto”. Micari poi aggiunge: “Forse nel caso dell’assessora di Fratelli d’Italia le esigenze di trasparenza e legalità tanto sbandierate pochi giorni fa non hanno più valore? Questo governo regionale, questa maggioranza perdono un pezzo dopo l’altro. Schifani stacchi la spina e si dimetta”.


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