RAGUSA– La polizia di Stato, tramite la squadra mobile di Ragusa, ha notificato un ordinanza di custodia cautelare a un libico di 24 anni, Ayoudi Hamada, accusato, assieme a un egiziano che si è suicidato nel carcere di Ragusa qualche settimana dopo l’arresto, di essere lo scafista di un gommone con a bordo 110 migranti, salpato dalla Libia. Due dei passeggeri, entrambi pakistani, sarebbero annegati durante il tragitto perché caduti in mare e recuperati. L’imbarcazione è stata soccorsa l’8 agosto del 2013 nel Canale di Sicilia da un mercantile che poi ha fatto rotta per Pozzallo, nel Ragusano. Hamada, già arrestato nel 2011 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per questo considerato dagli investigatori uno ‘scafista professionista’, è indagato anche per morte come conseguenza di altro delitto, per l’annegamento dei due giovani pakistani. Il provvedimento gli è stato notificato nel carcere di Milano dove nel frattempo era detenuto per altra causa. sollevata dal suo difensore. All’uomo il provvedimento nel carcere di Milano dove nel frattempo era detenuto per altra causa. Hamada, infatti, era stato scarcerato dopo una richiesta di difetto di giurisdizione sollevata dal suo difensore perché catturato in acque internazionali. Ma la Cassazione ha recentemente stabilito che i reati commessi in acque internazionali nell’ambito di ‘viaggi della speranza’ di migranti che hanno destinazione l’Italia sono di competenza della nostra magistratura. Così la Procura distrettuale di Catania ha chiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti.
(Fonte ANSA)
