CALTANISSETTA – La procura di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio di 44 dipendenti del Comune che erano stati indagati per truffa nei confronti della pubblica amministrazione: dovranno presentarsi dinnanzi al gup Lirio Conti il 2 ottobre. L’udienza, dato il numero cospicuo degli imputati, si terrà nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta. I dipendenti comunali, tra impiegati dell’ufficio tecnico e vigili urbani, furono coinvolti in un’operazione per assenteismo portata avanti dai carabinieri della compagnia di Caltanissetta, che vide la notifica degli avvisi di garanzia il 13 maggio dello scorso anno. Tutti indagati a vario titolo per i reati di truffa in concorso in danno della pubblica amministrazione.
La vicenda diede un fortissimo scossone alle mura di Palazzo del Carmine. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, riportata anche sul provvedimento emesso dal gip Alessandra Giunta, i dipendenti avrebbero timbrato il cartellino di presenza nonostante non restassero in ufficio, attestando così falsi orari di lavoro. Oppure timbravano per altri colleghi che neanche si recavano sul posto di lavoro. Emblematico il caso di due coniugi che timbravano a vicenda il cartellino mentre uno dei due, secondo l’accusa, restava a casa. I fatti sarebbero avvenuti dal novembre 2012 sino all’aprile 2013. Gli uomini dell’arma avevano piazzato nei punti di timbratura delle varie sedi comunali delle telecamere che registravano tutti gli spostamenti dei dipendenti in entrata e in uscita. I 44 imputati sono difesi dagli avvocati Massimiliano Bellini, Michele Micalizzi, Walter Tesauro, Maria Francesca Assennato, Giuseppe Panepinto, Maria Teresa Consaga, Angelo Tornabene, Giuseppe Dacquì, Davide Schillaci, Emanuela Lopiano, Giacomo Butera, Luigi Di Natale, Sergio Iacona, Calogero Buscarino, Vincenzo Vitello, Adriana Vella, Daniele Osnato