Giovanni, morto in un incidente| "La sua vita dedicata agli altri" - Live Sicilia

Giovanni, morto in un incidente| “La sua vita dedicata agli altri”

Giovanni Palazzotto, 61 anni

Giovanni Palazzotto, 61 anni, ha perso la vita ieri pomeriggio in un incidente avvenuto ad Altavilla Milicia. Coordinatore del movimento "Cittadinanza per la magistratura", era molto impegnato nella lotta alla mafia e nel portare avanti l'attività di sensibilizzazione nelle scuole.

Palermo, il ricordo
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PALERMO – “Sono convinto che il cambiamento sia possibile e che molto sia già cambiato”. Giovanni Palazzotto voleva smuovere le coscienze, liberarle dall’indifferenza, dalla rassegnazione. E per questo, la sua attività di sensibilizzazione partiva dai più giovani, dai ragazzi nelle scuole, dove si recava con magistrati, testimoni di giustizia, vittime del racket.

Palazzotto era il coordinatore e socio fondatore del comitato “Cittadinanza per la Magistratura”, punto di riferimento nel mondo dell’antimafia, ieri colpito da una perdita che lo segna profondamente. Architetto di 61 anni, ha perso la vita in un terribile incidente avvenuto ieri pomeriggio sulla strada statale 113, nei pressi del Lido Sporting di Altavilla, per il quale lavorava come collaboratore esterno. Stava guidando in direzione di Casteldaccia a bordo di un Honda 250 quando il suo mezzo avrebbe invaso la carreggiata opposta, finendo contro un camion.

Una dinamica ancora da accertare, su cui i carabinieri di Bagheria stanno indagando per verificare l’eventuale presenza di un terzo veicolo che potrebbe aver costretto Palazzotto a spostarsi, terminando il tragitto contro il mezzo pesante. Un impatto violentissimo che non gli ha lasciato speranze, uccidendolo sul colpo. La moglie Rosanna – con cui era sposato da 32 anni – quando si è resa conto di quello che era successo ha accusato un malore ed è stata soccorsa da 118. Una scena straziante, “la fine di una vita dedicata agli altri, quella di Giovanni”, dice l’imprenditore antimafia Gianluca Maria Calì, che da tempo conosceva Palazzotto.

Con lui aveva parlato ai giovani studenti di ribellione a Cosa nostra, di come difendersi dalle pressioni psicologiche per dire “no”, proprio come ha fatto lui quando ha denunciato e fatto arrestare i suoi estorsori. “La morte di Giovanni mi distrugge – dice Calì -. Ultimamente aveva partecipato a tutte le presentazioni del mio libro, era sempre presente. Il suo era un appoggio fondamentale. Incontrava gli studenti nelle scuole di Palermo e provincia almeno due volte a settimana, quando lo abbiamo fatto insieme è stato straordinario. Una persona di un’umanità ed altruismo più unici che rari, che voleva educare davvero le scuole alla legalità. Il mondo sarà adesso privato di una persona splendida con un cuore grande che avrebbe migliorato tutto e tutti. Speriamo abbia giustizia, chiediamo a chi ha visto qualcosa di farsi avanti, vogliamo conoscere la verità e sapere se nell’incidente è coinvolto un altro veicolo”.

Sul corpo del 61enne è nel frattempo stata disposta l’autopsia. Soltanto dopo l’esame la salma sarà consegnata alla famiglia per la celebrazione dei funerali, intanto lunedì alle 19 si svolgerà una veglia di preghiera presso la chiesa di Casa Professa a Palermo.


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