AGRIGENTO – Una serata magica, quella di ieri sera nella Valle dei templi di Agrigento, dove il passato e il presente si sono fusi insieme, in occasione della serata conclusiva del Festival delle Scienze.
Molti gli ospiti illustri che hanno parlato di scienza, di stelle e di asteroidi con un linguaggio semplice al fine di avvicinare il pubblico a queste materie che sembrano lontane, ma che invece fanno parte della vita quotidiana.
Ad introdurre la serata Ettore Perozzi , divulgatore scientifico, che ha parlato degli asteroidi. Il gruppo dell’Esa di Ness, di cui il relatore fa parte si occupa proprio di scovare e di calcolare l’orbita che qualsiasi asteroide potra’ fare, per evitare o mitigare un eventuale impatto sulla terra. Perozzi ha illustrato come il problema dagli asteroidi non sia solo una questione da affrontare dal punto di vista scientifico, ma anche con una prospettiva sociale ed umana. “Che fare infatti se in previsione di una caduta di un asteroide si dovesse chiedere di evacuare un territorio come un paesino dell’India dove le persone vivono in assoluta poverta’? Come avvertirli senza telefonini? E dove farli evacuare?” – ha evidenziato Perozzi- Anche queste sono tematiche che chi studia gli asteroidi si deve porre.
Paolo Nespoli ha spiegato con una presenza scenica degna di un attore teatrale cosa avviene ad un uomo quando va in orbita sullo spazio, “…in assenza di gravita’ ci si sente costantemente sballottati come se si stesse sempre per cadere per tre mesi consecutivi” – ha raccontato l’astronauta simulando una vera caduta dal palco.
“In sostanza siamo delle cavie umane – ha continuato – perche’ studiando cosa avviene nel nostro corpo in assenza di gravita’ si possono capire molto cose della biologia… Il nostro pianeta visto da lontano appare piccolo e la sua atmosfera sottile e delicata(…)dallo spazio si vedono le vere storture del nostro mondo. Si deve andare – ha concluso l’ingegnere aeronautico – nello spazio e diventare un extra-terreste, solo cosi’ si riesce ad essere un terrestre migliore”.
Nella conclusione della serata e’ stato consegnato il premio studio per la scienza, arrivato oramai alla sua seconda edizione. Si tratta di una borsa di studio (500euro ciascuno), fortemente voluta dall’associazione la Notte con le stelle, che viene assegnata ai diplomati dell’anno in corso e che hanno espresso il desiderio di iscriversi a facolta’ scientifiche. I due ragazzi agrigentini vincitori di quest’anno sono stati: Stefano Cacciatore e Antonella Castellano.
E’ stato una festa della scienza popolare quella che si e’ tenuta nella Valle dei Templi. Una manifestazione che si e’ realizzata grazie alla determinazione del suo organizzatore, Tommaso Parrinello e dei suoi collaboratori.
Ma soprattutto una festa che e’ stata possibile per il lavoro volontario svolto dai ragazzi e delle ragazze della BIS-Italia, (British Interplanetary Society, la più antica associazione di astronautica al mondo) e dei tanti giovani agrigentini che hanno reso possibile questa iniziativa con il loro impegno e la loro speranza nel veder riconosciuto con questo Festival la grandezza della loro terra e dei loro talenti, troppe volte mortificati da un sistema che non riconosce il merito e le capacita’ dei giovani.