PALERMO – Una manovra errata, probabilmente, e molta paura. All’interno dell’area 4 per la realizzazione dell’anello ferroviario, parte delle barriere anti-rumore che delimitano il cantiere lungo il marciapiede della via Amari è caduta sfiorando una donna, che è stata trasportata al pronto soccorso in stato di choc.
Intorno alle 7.50 del mattino, la donna si è trovata lungo la via interessata dai lavori, all’altezza del civico 69, quando all’improvviso ha sentito un fortissimo cigolio e il cedimento dell’impalcatura. Soccorsa subito da alcuni commercianti della zona, è stata trasporta all’ospedale Buccheri La Ferla per alcuni controlli, ma sta bene.
A porre l’accento sul rischio sicurezza nel cantiere dell’anello ferroviario di via Amari, è Paolo Caracausi, presidente della commissione Attività produttive del Comune di Palermo, di Idv. “Quindici giorni fa avevamo denunciato il rischio sicurezza nel cantiere e oggi si è sfiorata la tragedia – spiega Caracausi -. Serve necessariamente la tragedia perché di chi competenza prenda provvedimenti? Invitiamo ancora una volta il sindaco e il prefetto a intervenire e a chiedere a Rfi di valutare la rescissione del contratto con l’azienda. In caso contrario, il commissario di Tecnis deve assumere concreti impegni affinché il cantiere sia messo in sicurezza e perché i lavori abbiano una data certa di conclusione. Palermo, i residenti e i commercianti non possono rimanere ostaggi di un cantiere infinito”.