SIRACUSA – In una settimana da situazione critica a emergenza conclamata. La Regione giovedì ha emesso una nuova ordinanza in tema rifiuti, abbassando la soglia di conferimento in discarica da 191 tonnellate al giorno a 174, e per un comune come Siracusa che ne produce 210 di tonnellate, che arrivano fino a 270 nei periodi di alta stagione turistica, è caos. Dallo scorso fine settimana le strade della città aretusea hanno l’aspetto dell’emergenza sanitaria. La ditta addetta alla raccolta dei rifiuti è costretta a svuotare solo alcuni cassonetti, nelle strade più centrali, e le vie limitrofe, compresi i quartieri storici, sono invase da immondizia come mai era accaduto finora.
La situazione, infatti, sembrava andasse normalizzandosi dopo il primo allarme di dieci giorni fa, con i comuni di mezza Sicilia costretti a conferire i rifiuti nella discarica di Lentini determinando ritardi e blocchi. Un incontro dei 21 sindaci della provincia dal prefetto Armando Gradone sembrava aver risolto tutto “sperando che la Regione – aveva detto il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo – non si inventi qualche altra decisione insensata, come quella di autorizzare l’intera Sicilia a conferire a Lentini, e altri comuni fuori provincia non avanzino richieste di presunte priorità”. Speranza frustrata. E ora l’amministrazione comunale ha improntato un piano di misure per arginare il nuovo limite imposto dalla Regione: “Venti tonnellate al giorno in meno sono un’enormità. È emergenza”, ha detto l’assessore all’Ambiente Pietro Coppa. Misure che da domani saranno contenute in una ordinanza: “Sarà obbligatorio differenziare – ha detto l’assessore Coppa – quindi carta, cartone, alluminio, plastica vetro dovranno essere separate dalla frazione indifferenziata e sanzioneremo chi non lo farà”.
Tutto sarà preceduto, secondo quanto annuncia l’Amministrazione, da una forte campagna di comunicazione attraverso i mezzi di informazione ma anche nei pressi dei cassonetti grazie a gruppi di volontari. La parte più difficile sarà la pulizia delle strade. “Difficile prevedere quando ci riusciremo – prosegue Coppa – visto che 20 tonnellate in meno da conferire, più quella che c’è già in strada, diventa una misura enorme: se non riusciamo a diminuire di almeno 30 tonnellate difficilmente riusciremo a assottigliare il gap che abbiamo in questo momento abbiamo”.
Ma in città non tutti sono d’accordo con questo approccio all’emergenza. L’associazione Italiani in movimento ha preannunciato uno sciopero fiscale e la restituzione al Comune delle cartelle Tari. Il gruppo Opposizione in consiglio comunale ha lamentato le assenze pesanti nel corso dell’assemblea di questa mattina sulla questione rifiuti: “Ancora una volta su un argomento di particolare emergenza viene disatteso l’invito di partecipazione rivolto ai deputati nazionali e regionali, ad eccezione di Giuseppe Zappulla e Stefano Zito, ma ancora più deplorevole l’assenza dei dirigenti e dell’assessore all’Igiene urbana. Nessun riscontro concreto a favore dei cittadini, a fronte di una tassa sui rifiuti più alta d’Italia”. Coppa ha spiegato: “Ero in riunione con il dirigente responsabile della polizia ambientale. C’era il sindaco”.