PALERMO – Un giro di fatture false per abbattere il reddito e pagare meno tasse. È l’ipotesi contestata dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria a due imprenditori. Si tratta di Mario e Nicolò Notaro, titolari della Sicomed, impresa di materiale per l’edilizia.
Il provvedimento di sequestro preventivo per equivalente è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Sergio Ziino su richiesta del procuratore aggiunto Bernardo Petralia e del sostituto Anna Battaglia. Sotto sequestro finiscono dieci immobili, conti correnti e quote societarie per un valore di 850 mila euro.
Fino a concorrere cioè alla cifra della presunta evasione fiscale. Le indagini sono partite da una verifica contabile. I finanzieri avrebbero scoperto che alcune società, direttamente o indirettamente legate ai Notaro, avrebbero fatto operazioni anomale: vendevano merce a prezzo più basso di quanto l’avessero comprata. E così sarebbe emerso il giro di fatture false che avrebbero consentito ai Notaro indebite detrazioni di Iva e costi sostenuti. Da qui le accuse di dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.