BAGHERIA (PALERMO) – Bagheria si è stretta intorno a Villa Cattolica, letteralmente. In migliaia in attesa per entrare nella storica villa (leggi qui la storia della villa) e sede del museo di arte contemporanea dedicato al pittore Renato Guttuso che oggi, a 105 anni dalla nascita dell’artista, è stata inaugurata dopo una chiusura di un anno e mezzo per lavori di restauro. Quattro milioni di euro, si tratta di fondi europei, sono stati spesi per interventi strutturali, che renderanno la villa pienamente accessibile anche ai disabili, e di rifunzionalizzazione con l’installazione di nuovi impianti antincendio, nuove pavimentazioni esterne e innovativi impianti di illuminazione all’insegna delle energie rinnovabili.
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In prima fila il sindaco Patrizio Cinque e Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo del pittore siciliano, che da buoni padroni di casa hanno guidato all’interno della villa storica personaggi di spicco tra cui il regista Premio Oscar, bagherese di nascita, Giuseppe Tornatore, il regista e attore Pierfrancesco Diliberto in arte Pif e l’attore Francesco Scianna. Presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone e il rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari. “Questo museo rappresenta per la città di Bagheria un oracolo – ha detto il sindaco Patrizio Cinque – nel futuro della nostra città ci sarà sempre la cultura in primo piano. Non posso che ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla rinascita di questo luogo unico”. Il taglio del nastro ha dato il via alla cerimonia di riapertura: tra fuochi d’artificio e musica coinvolgente l’inaugurazione è proseguita con la deposizione di una corona di fiori davanti all’arca monumentale realizzata in onore di Guttuso dall’amico e scultore Giacomo Manzù sulle note del “Va’ pensiero” di Giuseppe Verdi .
Dopo il silenzio e il raccoglimento le luci si sono riaccese sulla facciata principale di villa Cattolica che è diventata per qualche minuto, grazie a spettacolari tecnologie video, come una tela bianca dove il pittore siciliano, idealmente, ha tratteggiato le sue opere, tra cui il celebre dipinto “Vuccirìa”. Colori e musica di Ennio Morricone hanno accompagnato questo emozionante momento prima di aprire finalmente le porte del museo di arte contemporanea. “ Questo luogo meraviglioso e la figura di Guttuso sono un punto di riferimento imprescindibile per Bagheria – ha dichiarato emozionato Giuseppe Tornatore – Come l’artista, il museo ha un’identità forte e tutto questo è fondamentale per la nostra comunità. Con la cultura si vive e si mangia – ha sottolineato il regista – e quindi anche tutto ciò che rappresenta Guttuso, compresa la sua produzione artistica, sono un sostegno importante per la vita e l’economia di questa terra”.
A fare da cicerone tra le numerose opere d’arte Fabio Carapezza Guttuso che non nasconde l’emozione: “Mio padre sarebbe stato felice e sono felice anche io. Da stasera Guttuso dorme di nuovo con i tanti artisti che hanno creduto in questo progetto e che proprio per questo hanno voluto donare nuove opere. Continua così – ha commentato Carapezza Guttuso – un dialogo fra artisti che fa davvero bene non solo a Bagheria, ma a tutta la Sicilia”. Due piani accolgono più di mille opere tra dipinti, installazioni e cartelloni cinematografici. Un piano sarà interamente dedicato alla fotografia, presenti scatti anche di Giuseppe Tornatore, e alla pittura dei carretti siciliani. Da domani il museo , finalmente riconsegnato ai suoi cittadini, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 17.
