Catania, apre il Museo Kalòs: arti decorative e antichi mestieri

Catania, apre il Museo Kalòs: arti decorative e antichi mestieri

L'apertura dello nuova sede: memorie e tradizioni

CATANIA – Un nuovo spazio culturale si apre a Catania, un piccolo scrigno di memorie e tradizioni. La Fondazione Kalòs – Antichi mestieri d’arte ha inaugurato domenica 4 maggio la sua nuova sede in via Conte Ruggero 79, svelando al pubblico il suo prezioso Museo delle collezioni di arti decorative e applicate.

Il percorso espositivo accompagna i visitatori in un affascinante viaggio a ritroso nel tempo, dalla fine dell’Ottocento, ripercorrendo le storie di generazioni di siciliani e, in particolare, di catanesi. Tra gli oggetti esposti, spiccano i cartoni artigianali ad acquerello di Santi Cacciaguerra, allievo di Domenico Morelli, servizi da rosolio, cartoline colorate, un giradischi a tromba, pianoforti, un armonium, orologi a cucù, carillon e manifesti di scuole d’epoca.

Un amore per le radici che diventa museo

Il cuore pulsante della Fondazione è Renato D’Amico, che nel 2021 ha dato vita a questo progetto insieme alla moglie Anna Calderone. “Fin da bambino ho avuto la passione per la ricerca delle nostre radici e per quei manufatti che potessero ricordarci chi eravamo e come eravamo”, racconta D’Amico, descrivendo la sua dedizione all’artigianato siciliano.

Il Museo raccoglie i pezzi che lo stesso D’Amico ha acquistato e restaurato con cura, come antichi mandole e mandolini riportati al loro antico splendore grazie ai consigli di Vincenzo Maravigna, uno degli ultimi maestri liutai catanesi.

Il Museo Kalòs non è solo un luogo di conservazione, ma aspira a diventare un centro culturale attivo per la città. “Mi piacerebbe che questo spazio venisse considerato come a disposizione della città, come un museo attivo in cui realizzare iniziative culturali che non abbiano necessariamente un carattere esclusivamente episodico, ma che possano portare un valore aggiunto”, sottolinea D’Amico.

Un patrimonio da sostenere

L’accesso al Museo è possibile con una libera offerta, ma la Fondazione si sostiene anche grazie alle donazioni. Chi desidera contribuire alla valorizzazione di questo patrimonio culturale può destinare il proprio 5×1000 alla Fondazione Kalòs inserendo il codice fiscale 93240200878 nel Modello Redditi Persone Fisiche. La visita al Museo avviene su prenotazione.


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