ENNA – Un dirigente dell’Ufficio provinciale di Enna dell’Azienda foreste demaniali è stato arrestato dalla Guardia di finanza per concussione e peculato. Secondo quanto accertato, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, avrebbe indotto un imprenditore a versare una tangente di circa 20.000 euro per ottenere l’aggiudicazione di un appalto per conto del suo ufficio. I militari del Comando provinciale di Enna hanno eseguito un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari. Nell’indagine, denominata “Soldi facili”, sono indagate complessivamente quattro persone, tutte operanti in seno alla stessa amministrazione. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica Massimo Palmeri e condotte dal Dott. Francesco Rio Sostituto Procuratore Francesco Rio. L’attività investigativa svolta dalla Tenenza di Nicosia è iniziata nel 2015. Perquisizioni e accertamenti bancari hanno consentito agli investigatori di individuare i capitali illeciti frutto di episodi di concussione e peculato. Le indagini hanno anche consentito di far luce sulla circostanza per cui il dipendente pubblico investigato si era nel corso del tempo appropriato anche di buoni carburante nella sua disponibilità per un valore di circa 11.000 euro.
È Sergio Russo il funzionario dell’Ufficio provinciale di Enna dell’Azienda foreste demaniali di Enna arrestato questa mattina con l’accusa di peculato e concussione nell’ambito dell’operazione “Soldi facili” condotta dalla Tenenza della Guardia di finanza di Nicosia (Enna) e dalla Procura di Enna. Russo era indagato dal maggio del 2015 per la tangente da 20 mila euro che venne chiesta, secondo le accuse, per ottenere l’aggiudicazione di un appalto. Al funzionario è anche contestata l’accusa di avere utilizzato i buoni carburante La tangente da 20 mila euro sarebbe stata pagata, come ammesso anche dallo stesso imprenditore, su un lavoro dell’importo complessivo di 90 mila euro per la realizzazione di due strade tra i Comuni di Cerami e Troina. (ANSA).