MONREALE – Non ci sono più i presupposti per proseguire con il Piano di riequilibrio finanziario del Comune di Monreale. È questo il senso del giudizio espresso dalla Corte dei Conti sull’andamento finanziario dell’ente, in seguito alla verifica semestrale che monitorizza l’andamento del Piano di rientro. A questo punto, si apre lo spettro del dissesto finanziario. La situazione era apparsa critica anche nelle adunanze precedenti, ma la Corte aveva provato a dare tempo per proseguire sul risanamento. Questa volta, però, i rappresentanti del comune non sono riusciti a chiarire gravi perplessità, emerse prima dell’adunanza, su alcuni importanti documenti contabili, rendendo di fatto utopico l’obiettivo di sanare la situazione debitoria.
A questo punto, l’amministrazione comunale, guidata da Piero Capizzi, ha 30 giorni di tempo per impugnare l’ordinanza e proseguire nel tentativo disperato di onorare il Piano. Decisione improbabile, tanto più che a redigere il documento, da 32 milioni di debiti, era stata la precedente amministrazione. Se si arrivasse alla dichiarazione di dissesto, la Prefettura insedierebbe una commissione che gestirebbe la situazione finanziaria fino al 31 dicembre 2016. La responsabilità del corrente, invece, resterebbe in capo all’amministrazione.
