MESSINA – “Quando ero giovane avevo molto insegnanti di cui avevo paura perché ero molto pigro nello studio e ogni volta che c’era lezione il cielo per me si scuriva. Gli insegnanti erano molto severi e tenevano una bacchetta accanto come minaccia se non avessi seguito la lezione”. Lo ha detto il Dalai Lama al teatro Vittorio Emanuele di Messina rispondendo a delle domande di alcuni spettatori. “In Tibet ero circondato da chi mi insegnava la formalità poi da quando vivo da esiliato sono più libero. – ha proseguito – Io quando vedo qualsiasi persona la considero subito un mio fratello e gli sorrido perché fa parte della stessa famiglia quella degli esseri umani. Se qualcuno non mi sorride torno indietro e lo faccio ridere facendogli il solletico”. “A 5 anni – ha sottolineato – sono andato via perché riconosciuto come il 14 esimo Dalai Lama ma ricordo sempre come fosse gioviale la mia famiglia. In più quando ero piccolo ho sempre avuto un’amicizia con le persone più umili che facevano lavoro di casa, erano i miei compagni di giochi mentre con le persone più importanti non c’era molto feeling. I primi mi dicevano la verità anche sugli scandali e la corruzione, i secondi tacevano su alcuni aspetti”.
“In Tibet hanno ucciso un milione e 600 mila persone. È un genocidio e la vicinanza a chi soffre quindi è il minimo che si possa fare. E’ un onore per noi avere oggi qui il Dalai Lama e speriamo di avere presto anche Papa Francesco, una di quelle persone che sta lasciando un segno nel mondo”, ha detto il sindaco di Messina Renato Accorinti consegnando il premio ‘costruttore di Pace’ al Dalai Lama.
“Ringrazio il mio amico sindaco Renato Accorinti, da molto anni testimone del concetto di anti violenza e sono felice di aver ricevuto questo premio, per me è un onore”, ha detto il Dalai Lama. “Sono qui con voi – ha affermato – dopo un lungo viaggio ma sono venuto qui lo stesso anche se ho 82 anni ed è sempre più complicato spostarsi perché mi ha chiamato il sindaco che è mio amico da vecchia data. Quest’anno purtroppo ho dovuto disdire diversi viaggi anche in America per le troppe ore di viaggio. In Europa sono riuscito più facilmente a spostarmi e sono andato in Irlanda e Germania. Ieri è stato molto bello al Teatro Greco di Taormina, un posto ricco di storia. Mi sono emozionato perché ho pensato al fatto di essere in un posto molto antico e che io sono testimone di una civiltà anch’essa molto antica. È stato molto interessante anche se c’era molto caldo”, ha sottolineato il Dalai Lama.
Anche il direttore generale del Comune Antonio Le Donne ha dato una pergamena al Dalai Lama e quest’ultimo ha consegnato all’arcivescovo di Messina e al sindaco una sciarpa tibetana. “Con il Dalai Lama – ha proseguito il sindaco – c’è un grande feeling da 20 anni, la sua amicizia mi riempie di gioia”. Anche l’arcivescovo di Messina monsignor Giovanni Accolla ha dato il benvenuto al Dalai Lama sottolineando : “I grandi padri della spiritualità sono sempre da accogliere. Il dialogo interreligioso è importante per la crescita al di là delle fede di ogni cittadino. Vorrei prendere spunto dalla spiritualità tibetana in particolare il tema della compassione e quindi sulla necessita’ di essere sincronizzati con la vita di coloro che ci circondano. Visto che la vita è scandita dal tempo è importante valutare il tema della compassione prima, durante e dopo. Il Dalai Lama è un testimone vivente della compassione”.
“Ho due impegni principali – ha proseguito il Dalai Lama – il primo è quello della promozione della felicità come valore interno che non viene dal denaro e dal potere. I valori interiori non appartengono solo alla religione sono dentro ognuno di noi e rappresentano il potenziale di amore e di compassione che abbiamo. Tutte le religioni portano avanti questi valori dell’amore e della compassione. Noi dovremmo utilizzare la nostra intelligenza per espandere l’amore universale includendo tutta l’umanità anche i nemici”. “Il mio secondo impegno è quello di lavorare per l’armonia religiosa – ha aggiunto. – Oggi purtroppo in nome delle religione accadano cose gravissime come stragi, omicidi e conflitti e questo non deve succedere. Apprezzo moltissimo che il vescovo di Messina sia qui con noi per rappresentare questo dialogo tra le religioni”.