SALEMI (TRAPANI) – Cala anche quest’anno il sipario sulla Festa di San Giuseppe che si è confermata come appuntamento immancabile della tradizione a Salemi, attirando a sé numerosi visitatori. Una settimana in cui la cittadina trapanese, inserita nel club dei Borghi più belli d’Italia, ha messo in mostra, oltre alle tradizionali ‘Cene’ realizzate con gli artistici pani lavorati a mano, anche percorsi storici, artistici e musicali. Ma non finisce qui.
Le Cene organizzate dall’Amministrazione comunale in piazza Dittatura e nella ex Chiesa San Bartolomeo, infatti, saranno visitabili anche nel week-end di Pasqua. Nello stesso week end, così come per il 25 aprile e per l’1 maggio, resteranno aperti anche il castello normanno-svevo e il Palazzo dei Musei, con il Museo della mafia e le altre sezioni dedicate all’archeologia, all’arte sacra e al Risorgimento. Questi gli orari d’apertura in quei giorni: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Resteranno a disposizione dei turisti fino all’8 aprile altre due mostre: ‘Ritualità, tradizione e contemporaneità del pane – Verso la costituzione dell’Ecomuseo del grano e del pane’, giunta alla quarta edizione, con il Collettivo Alterazioni Video, curata da Giuseppe Maiorana e posta all’interno del Museo d’Arte sacra dell’ex Collegio dei Gesuiti; e ‘In nome del Pane’, con fotografie di Leonardo Timpone, al Castello normanno-svevo.
“La Festa di San Giuseppe si è conclusa con un bilancio certamente positivo, ma l’offerta turistica di Salemi mette a disposizione tante valide ragioni per continuare a visitare la nostra città in primavera – commenta il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Le Cene organizzate dall’Amministrazione al palazzo comunale e nella chiesa di San Bartolomeo continueranno a essere visitabili nel week end di Pasqua. Fino all’8 aprile, invece, saranno aperte la mostra fotografica ‘In Nome del pane’ e quella su ‘Ritualità, tradizione e contemporaneità del pane’ organizzata in collaborazione con il Polo museale regionale di Palazzo Riso a Palermo”. Per Venuti si tratta di “un’offerta che si aggiunge alla bellezza del nostro centro storico e al richiamo dei nostri musei che resteranno aperti – spiega – anche nei giorni festivi di primavera, così come il castello”.