PALERMO – Su richiesta di Marianna Caronia e di Giampiero Trizzino, la quarta Commissione dell’Assemblea Regionale ha convocato l’Amat per la prossima settimana. Oggetto dell’audizione sarà l’inserimento dei piani dell’azienda palermitana nel piano regionale dei trasporti.
“La richiesta che Amat ha rivolto alla Regione nei giorni scorsi per ricevere maggiori fondi – afferma Caronia – è certamente da valutare ma potrà essere accolta se ad essa corrisponderà un serio piano di rilancio industriale. Dopo il taglio di 50 milioni di Euro imposto da Orlando, abbiamo tutti il dovere di sostenere l’azienda e i suoi 1.500 lavoratori, che devono però garantire alla città un servizio di trasporto efficiente. Per questo chiederemo che l’Amat presenti un piano industriale da inserire nel Piano regionale dei trasporti; un piano che privilegi il collegamento fra centro e periferie con mezzi come i bus ecologici e con altre scelte ecosostenibili, senza appiattirsi sul progetto di altre linee tramviarie in centro che rischiano solo di distruggere il tessuto urbano esistente con cantiere infiniti”.
“C’è un dato di fatto che non è in discussione: rispetto alla metropolitana i tram di tutto il mondo sono in perdita. Il motivo? Perché rispetto al biglietto della linea tranviaria da obliterare, con la metropolitana sarebbero previsti i tornelli. Fatta questa precisazione ritengo che il Tram di Palermo deve essere tenuto in vita perché è un’opera di proprietà delle cittadinanza. Ribadisco che è doveroso da parte di tutti gli addetti ai lavori, spendere le proprie energie per trovare una soluzione e mantenere attive le linee tranviarie, rendendole anzi ancora più funzionali, come tra l’altro è già stato fatto in passato a Catania”. Così il Capogruppo di Forza Italia al Parlamento Siciliano Giuseppe Milazzo. “A seguito dei tagli sul gommato – conclude Milazzo – che l’Amat intente perseguire, ritengo che puntare su un bene già esistente, che garantisce un trasporto veloce di massa, a intervalli costanti, sia un ulteriore e doveroso passo per avvicinarci alle grandi realtà d’Europa. Non solo è importante mantenere la linea tranviaria ma è anche necessario puntare al suo ampliamento, in modo che il trasporto pubblico locale sia definitivamente concluso e organico nelle sue componenti”.