Il concorso non fu pilotato| Medicina, tre assolti - Live Sicilia

Il concorso non fu pilotato| Medicina, tre assolti

Il Policlinico di Palermo

Era stato bandito nel 2004 per occupare un posto di ricercatore.

PALERMO – Tutti assolti nel merito, nonostante i reati fossero prescritti. Il concorso per ricercatore non fu pilotato. Il Tribunale presieduto da Maria Ciringione ha assolto Giacomo De Leo, prorettore dell’Ateneo palermitano e docente di Biologia, Salvatore Novo, professore ordinario e direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’università di Palermo, e Alberto Balbarini, docente di Malattie cardiovascolari all’università di Pisa. Erano difesi dagli avvocati Francesco e Giuseppe Crescimanno, Vincenzo Termini, Bartolomeo Romano, Fabio Ferrara e Tullio Padovani.

 

L'avvocato Bartolomeo Romano

La vicenda palermitana era una costola della mega inchiesta partita a Bari nel 2004 e che coinvolgeva una sfilza di docenti accusati di avere organizzato un’associazione a delinquere per piazzare parenti e amici nei reparti di cardiologia di vari atenei italiani.

Nel 2004 anche l’Università di Palermo mise a concorso un posto di ricercatore. Salvatore Novo, professore ordinario e al tempo direttore della scuola di specializzazione in Cardiologia, si sarebbe attivato per fare vincere la figlia Giuseppina (mai indagata). Il concorso fu bandito il 7 aprile. Il 24 maggio si riunì il Consiglio di facoltà di Medicina che nominò in commissione un altro docente di Pisa. Solo che quest’ultimo finì sotto inchiesta e allora, così sosteneva l’accusa che non ha retto, sarebbe stato attivata una catena di falsi per sostituirlo con Balbarini e fare vincere la figlia di Novo. Secondo il Tribunale, nulla di tutto ciò sarebbe avvenuto.

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