PALERMO – Scoppia la bufera nella Polizia municipale di Palermo. A finire nel mirino dei sindacati è il comandante dei vigili Gabriele Marchese. Dopo lo scontro con la Cgil, finito a carte bollate, stavolta è la Cisl a puntare il dito contro il numero uno di via Dogali e a chiedere al sindaco Leoluca Orlando, al vice Fabio Giambrone e al Segretario generale un’indagine interna.
Una querelle a mezzo stampa che arriva alla vigilia del tanto atteso valzer degli uffici che, secondo alcune indiscrezioni che circolano da settimane, riguarderebbe anche la poltrone attualmente occupata da Marchese che potrebbe lasciare il posto ad altri, con in pole il vice Luigi Galatioto.
Un attacco, quello della Cisl, diretto proprio al comandante, accusato di delegittimare i rappresentanti sindacali e di trasferirli o rimuoverli dagli incarichi per divergenze di vedute. “I nostri dirigenti – scrive in una nota la Cisl Funzione Pubblica – sono stati oggetto di provvedimenti punitivi perché rei di aver contestato le decisioni del comandante”. E il sindacato, in una nota inviata al primo cittadino, elenca una serie di episodi: “Un sindacalista della Cisl, dopo un confronto acceso con Marchese, si è sentito male tanto da essere trasportato con un’ambulanza in ospedale per accertamenti spiega la nota – Nonostante l’evidenza di questo grave malore, il comandante non si è minimamente preoccupato di accertarsi del suo stato di salute, né al comando durante il malore, né mentre veniva caricato in ambulanza”.
“Sprezzante a nostro giudizio – scrivono Mario Basile, responsabile del dipartimento Funzioni locali della Cisl Fp Palermo Trapani, il direttivo Cisl Fp della Polizia municipale e il gruppo Rsu Cisl della Polizia municipale – fare pervenire il provvedimento punitivo di trasferimento durante gli urgenti e delicati accertamenti cardiologici in ospedale. E per rincarare la dose di rabbia, con il medesimo provvedimento il comandante ha anche rimosso dall’incarico di responsabile del Coordinamento Attività Investigative e Polizia Ambientale, un’altra figura autorevole all’interno del Corpo, con oltre 40 anni di anzianità di servizio e che ha diretto, negli anni, importanti attività nel comando”.
Secondo la Cisl Fp, i motivi scaturiscono da “inopportune reazioni del Comandante ormai frequenti con chi, rispetto alle sue decisioni, si permette garbatamente di esprimere le proprie non condivisioni e che terminano con il trasferimento o con la rimozione dall’incarico del dipendente subalterno. Questo clima – sottolinea la Cisl – mette in serio pericolo gli operatori della Polizia municipale giornalmente impegnati nel garantire il rispetto delle regole contro ogni tipo di abuso e di prevaricazione in città”. “Questi incresciosi avvenimenti, che al Comando si ripetono da troppo tempo, risultano ancora più gravi in considerazione che ben tre colleghi oggetto di trasferimento e di rimozione dagli incarichi sono tutti dirigenti sindacali della Cisl Fp – prosegue il documento del sindacato – che guidano le politiche sindacali della Polizia municipale e che rivestono importanti cariche di componenti del Direttivo Aziendale e coordinatori provinciali e regionali della Polizia Locale. Tutte azioni volte a screditare i nostri dirigenti e indebolire l’azione del nostro sindacato”.
Accuse che il comandante Marchese, contattato da Livesicilia, ha scelto di non commentare (“Le cose non vere non meritano replica”) ma che complicano le trattative per la riorganizzazione degli uffici che ormai dovrebbe essere imminente. La poltrona del numero uno di via Dogali è fra le più prestigiose dell’amministrazione e adesso toccherà al sindaco scegliere chi la occuperà per i prossimi tre anni.
