Alla fine, l’accordo è arrivato. Il governo ha trovato l’intesa per disporre i risarcimenti ai risparmiatori truffati dalle banche, negli scandali che a partire dal 2015 hanno coinvolto diversi istituti di credito italiani.
Ora, dopo una lunga trattativa interna, l’esecutivo giallo-verde ha dato via libera ai rimborsi per i cittadini rimasti vittime di quella vicenda. E’ prevalsa la linea del ministro all’Economia Giovanni Tria, che prevede un risarcimento per tutti coloro che posseggono un reddito imponibile non superiore i 35mila euro o un patrimonio mobiliare massimo di 100mila euro.
A comunicare la notizia è stato il sottosegretario alle Finanze Massimo Bitonci (Lega): “L’intervento è stato realizzato grazie a una grande apertura da parte della Commissione Ue, in seguito al lavoro fatto dal ministro Tria, dagli uffici, dai sottosegretari. E’ forse la prima volta che la Ue dà la possibilità di un rimborso massivo”.
Di tutt’altro tono le reazioni delle realtà che raccolgono i risparmiatori truffati. Ad esprimere perplessità sul provvedimento anche Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione “Vittime del Salvabanche”: “La nostra preoccupazione sono i tempi, che si sono allungati già di tanto”. Il governo non ha quantificato i tempi ma hanno garantito una procedura più snella. Tuttavia – ha concluso la Giorgianni – questi rimborsi non arriveranno sicuramente entro il 2019“.
