Il grande flop dei collegati all'Ars |Musumeci: governo non è in ferie - Live Sicilia

Il grande flop dei collegati all’Ars |Musumeci: governo non è in ferie

Le critiche di Pd e M5S e la nota del governatore che traccia un solco rispetto a Sala d'Ercole.

La polemica
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PALERMO – L’Ars ha chiuso i battenti ieri con un nulla di fatto, inaugurando una lunghissima stagione di vacanze estive. E se le opposizioni hanno gioco facile a scatenarsi contro la maggioranza impantanata, il presidente della Regione Nello Musumeci sente la necessità di rimarcare come le ferie riguardino solo Sala d’Ercole e non il suo governo che “continua il suo lavoro”.

A rimarcare il flop sui collegati, che ha visto naufragare i testi in questa lunghissima appendice della sessione di bilancio, sono stati subito Pd e 5 Stelle. Giuseppe Lupo, capogruppo dem, ha parlato di “disastro annunciato”: “Il Parlamento chiude in anticipo perché ostaggio dell’inconcludenza e della tracotanza del governo e della maggioranza”. I grillini se la sono presa con il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché: “Tanto lavoro per nulla. Miccichè-Penelope disfà tutto quanto fatto nelle commissioni di merito dell’Ars, dimostrando il proprio fallimento e, visto che la maggioranza era sfilacciata e senza numeri, preferisce rifugiarsi sotto l’ombrellone”. Così il gruppo pentastellato all’Ars che parla anche di “vergognoso governo”. Anche il dem Antonio Ferrante oggi sottolinea lo stallo: “Il governo Musumeci e la sua maggioranza scappano in vacanza lasciando a mollo provvedimenti importanti, oltre la nomina dell’assessore ai beni culturali, ormai assente da mesi”.

Musumeci risponde con un comunicato. In cui traccia un’ideale linea di separazione tra Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni: “Beato chi va in vacanza! Il governo della Regione, invece, continua nel suo lavoro – dice il governatore -. L’assessore Pierobon è al ministero dell’Ambiente, Armao e Messina sono in Conferenza Stato-Regioni per discutere della partecipazione della Sicilia all’Expo di Dubay nel 2020, io e Falcone saremo al Cipe per seguire la sorte dell’autostrada Catania-Ragusa”. Così il comunicato del presidente della Regione, che a proposito dell’autostrada chiosa senza perdere l’occasione di dare una stoccata al suo bersaglio preferito delle ultime settimane: “Voglio vedere se il premier Conte mantiene la parola come ha assicurato nell’incontro della scorsa settimana. Su questa importante arteria ci sono state troppe promesse: adesso è tempo di fatti!”.

Il governo governa, ribadisce in sintesi il presidente. Ma il punto debole della sua azione resta il difficile (e spesso inconcludente) rapporto con l’Assemblea, che non è certo marginale per valutare l’azione della giunta regionale, anzi. E dopo quasi due anni, questo tallone d’Achille si fa sentire sempre di più in quest’estate delle lunghe ferie di Sala d’Ercole.

 

 


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