MOTTA SANT’ANASTASIA – È emergenza a Motta Sant’Anastasia. Sono 14 bambini con disabilità che a distanza di oltre un mese dall’inizio dalla scuola si ritrovano senza gli assistenti alla comunicazione, quelli igienico personali e privati anche del servizio di trasporto scolastico. Così la mattina molti di loro, per la maggior parte autistici, rimangono a casa dal momento che non tutti i genitori hanno la possibilità di portarli a scuola, mentre altri si ritrovano isolati in classe durante le lezioni non avendo l’insegnante di sostegno personale. E non c’è neppure nessuno che se ne prenda cura sul piano igienico. Ecco perché famiglie e associazioni hanno intrapreso una dura battaglia contro quello che ritengono un ennesimo grave caso di discriminazione scolastica e sociale per i loro figli.
I genitori lamentano un eccessivo ritardo da parte dell’amministrazione comunale nell’iter di pubblicazione del bando per l’affidamento dei servizi alle cooperative interessate. Per questo, ieri si è svolta un’accesa manifestazione di protesta a Motta Sant’Anastasia su iniziativa dall’associazione ’20 novembre 1989’ alla presenza di oltre 20 famiglie del coordinamento dell’associazione Motta con lo scopo di denunciare “la gravissima violazione e negazione dei diritti fondamentali degli alunni con disabilità, diritti peraltro sanciti dalla legge 104 del 1992 e delle normative regionali”, dichiara l’avvocato, Maurizio Benincasa, presidente dell’associazione, e da anni in prima linea nelle lotte a tutela dei soggetti con disabilità. Con lui anche il coordinatore locale Salvo Scuderi ( papà di una bambina con autismo) e la vice coordinatrice Clelia Duff, ( genitore di due bambini autistici).
Le procedure di autorizzazione e di affidamento dei servizi alle cooperative sono di competenza del Comune di Motta Sant’Anastasia “che finora non però ha portato a termine – prosegue Benincasa – l’iter per sbloccare l’erogazione dei servizi”. Il Comune infatti nel maggio 2017 avrebbe richiesto a tutte le scuole di conoscere il quadro degli alunni con disabilità a cui spettano gli assistenti. L’istituto scolastico G. D’Annunzio avrebbe prontamente risposto elencando i nominativi dei 14 piccoli interessati, ma il Comune di Motta “è rimasto totalmente inattivo per ben 5 mesi – prosegue l’avvocato – e malgrado la scuola sia iniziata a settembre, i bambini non hanno ancora potuto usufruire di tale fondamentale figura”.
Al 5 ottobre scorso risale la pubblicazione del bando per lo svolgimento del servizio per l’anno scolastico 2017/2018, con la procedura di accreditamento dei soggetti interessati all’affidamento. “Il bando però – evidenza Benincasa – prevede un termine per la presentazione delle domande con scadenza al 31 ottobre del 2017. Dunque è chiaro che il servizio non potrà essere erogato prima della fine di novembre, cioè ben tre mesi dopo l’inizio della scuola, malgrado l’amministrazione comunale sapesse sin dall’inizio del mese di giugno la condizione in cui versano i 14 bambini della predetta scuola”. Il presidente dell’associazione fa inoltre presente che il servizio “potrà essere garantito solo fino all’ 11 maggio del 2018, ma la scuola come tutti sanno finisce nel mese di giugno”. E stesso discorso varrebbe per il servizio di trasporto scolastico e la relativa richiesta di operatori specializzati effettuata dalla scuola al Comune, “che non ha ancora provveduto”, aggiunge.
“È una situazione drammatica quella che stiamo attraversando – racconta una madre a LiveSicilia – Ci vengono negati diritti fondamentali, il Comune ci dice che non ha soldi per far partire il servizio. Abbiamo fatto vari solleciti e adesso nulla partirà comunque prima della fine di novembre. Troviamo sia inaccettabile escludere così i nostri figli”.
E l’associazione promette di non fermarsi, “Chiederemo che venga immediatamente attivato e convocato un tavolo tecnico per la disabilità allo scopo di far fronte in modo complessivo a tutti i bisogni dei soggetti più deboli, e allo stesso tempo, qualora i servizi non venissero resi nel modo adeguato con una totale copertura, l’associazione si appresta a intentare ogni azione giudiziaria, nessuna esclusa, a tutela dei diritti dei bambini più indifesi”, conclude l’avvocato Benincasa.
Contattato da LiveSicilia il sindaco di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà spiega che il ritardo nella pubblicazione del bando sarebbe dovuto a degli intoppi. “A causa purtroppo di alcuni problemi burocratici – dichiara – non abbiamo potuto farlo prima”. Ma fa una premessa: “Voglio chiarire che questo problema deriva dal decreto della Buona Scuola che dice che un Comune è tenuto a far partite determinati servizi ‘nei limiti delle risorse disponibili’. L’anno scorso, ci tengo a ricordare, il servizio è partito a gennaio, e non ci sono state lamentele, nessuno ha detto nulla, anzi c’è stato un plauso da parte di tutti. Quest’anno il servizio partirà sicuramente per il 20 novembre, cioè con un mese e mezzo di anticipo rispetto all’anno scorso. Non solo: come opzione di bando di gara per andare incontro alle difficoltà delle famiglie abbiamo dato la possibilità loro di far scegliere le cooperative, anziché imporle noi”. E conclude con una considerazione: “Noi ci stiamo impegnando al massimo per far partire tutto, ma, mi dispiace dirlo, ritengo che dietro tutto questo ‘rumore’ ci sia una speculazione politica incredibile contro di me, forse per via della mia candidatura alle regionali. Basti pensare che a questa manifestazione svoltasi giovedì 12 io non sono neppure stato invitato o convocato per aver modo di confrontarmi e spiegare alle famiglie quello che stiamo cercando di fare” , conclude il sindaco Carrà.
