CATANIA – Un danno che va oltre quello economico. Un atto che, al di là della perdita, rappresenta un gesto grave di sfregio a un simbolo di fede e folclore. Nei giorni scorsi ignoti hanno rubato tre dei quattro putti che ornano il cereo dei fruttivendoli, custodito all’interno della chiesa della Madonna del Carmine, in piazza Carlo Alberto. Si tratta delle statue degli angioletti che ornano la parte bassa della candelora e che risalgono al XIX secolo.
A fare la scopertaè stato un restauratore che, recatosi nella chiesa per effettuare qualche riparazione, si è accorto del furto dando l’allame. “Sono statue di legno – spiega Mario Maniscalco, dirigente del cereo – ma hanno un valore inestimabile, per noi e per tutta la comunità catanese. Abbiamo preentato la denuncia ai carabinieri – continua – ma confidiamo nel fatto che, gli autori di questo ignobile gesto, si passino la mano sulla coscienza e restituiscano i putti rubati”.
Il problema comunque resta di ordine economico: nel caso le statue non fossero restituite o ritrovate dai carabinieri, bisognerebbe rifarle. Per questo Maniscalco si rivolge a Francesco Marano, presidente del Comitato per la festa di Sant’Agata, ai vigili urbani e al Comitato per la legalità nei festeggiamenti agatini.
