Catania – I lavoratori della Ksm, istituto di vigilanza privata, sono in agitazione. Da qualche anno, l’azienda non riesce più a garantire la regolarità nel pagamento degli stipendi. “I lavoratori con le loro famiglie sono in enorme disagio – afferma Paolo Spagnolo, responsabile provinciale Fisascat Cisl del settore vigilanza – non riuscendo a rispettare le scadenze di spese e bollette. Abbiamo incontrato l’azienda e non ha voluto impegnarsi a dare una data per l’erogazione degli stipendi, nonostante avessimo fatto notare che nella filiale di Palermo i lavoratori vengono pagati con maggiore regolarità”.
La Ksm è una società con molteplici sedi nel territorio nazionale. A Catania, conta circa 50 lavoratori che dipendono però dalla filiale di Messina; sono 280 i lavoratori in tutta l’Isola. “Non capiamo la disparità di trattamento con la filiale palermitana – continua Spagnolo – dato che nel Catanese si svolge un carico di lavoro che va oltre quello previsto dalla vigente normativa, come confermano le assunzioni fatte negli ultimi mesi. Solo che la stessa azienda dichiara uno stato di crisi. In quale direzione si vuole andare?”
“In attesa di avere chiarezza – conclude il responsabile Fisascat della vigilanza privata – i lavoratori sostenuti dal sindacato hanno proclamato lo stato di agitazione, con possibili azioni di sciopero”.
