Vezzosi, chiesti 2 anni e 4 mesi |La sentenza entro maggio - Live Sicilia

Vezzosi, chiesti 2 anni e 4 mesi |La sentenza entro maggio

E' arrivata la richiesta di condanna da parte del pm per il cantante neomelodico catanese Gianni Vezzosi.

La requisitoria del pm
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CATANIA – Assoluzione per l’accusa di atti persecutori e condanna a 2 anni e 4 mesi per lesioni aggravate. Sono arrivate oggi a margine dell’udienza davanti il Tribunale monocratico le richieste dell’accusa (Pm Agata Consoli) nel processo in cui è imputato il cantante neomelodico catanese Gianni Vezzosi.

Al centro del processo c’è un presunto pestaggio, che sarebbe avvenuto in via Di Prima nel popolare quartiere di San Berillo, ai danni di Samuele Bombaci, amico della ex compagna di Vezzosi, la presentatrice Luisa Consoli, conosciuta nell’ambiente della musica neomelodica con il nome d’arte di “Laila”. Per la difesa, rappresentata dagli avvocati Razza e Alfarini, Vezzosi sarebbe assolutamente innocente e non avrebbe agito da mandante della bastonatura, ipotesi quest’ultima, confermata anche dallo stesso cantante, quando lo scorso luglio, venne sentito in aula davanti il giudice Alba Sammartino. “L’ho conosciuta – raccontò l’imputato – per lavoro quattro anni fa, i nostri erano rapporti professionali e poi abbiamo avuto una relazione ma non l’ho mai aggredita”. Dalla relazione è anche nato un bambino nel settembre 2011, riconosciuto, dopo l’esame del dna mantenendo il cognome della madre.

Bombaci intanto, costituitosi parte civile nel processo, nel giugno 2013 è anche finito in manette proprio insieme all’ex fiamma del cantante catanese con le accuse di furto, ricettazione e tentata estorsione. I due avrebbero, secondo le indagini della squadra mobile di Catania, organizzato la restituzione di alcuni gioielli precedentemente rubati, dietro il pagamento di una somma di denaro.

Vezzosi durante il periodo di detenzione aveva dato sfogo alla sua vena artistica scrivendo alcune canzoni sulla sua esperienza detentiva. La prossima udienza è stata fissata per il 6 maggio, data in cui potrebbe arrivare la sentenza.

 


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