MAZZARRONE CT – Molti amici hanno apposto sulle proprie bacheche di facebook l’immagine di un nastro nero in segno di lutto, altri, appresa la notizia, hanno commentato: “Non si può morire così a solo 16 anni…ci mancherai”, “Ho appreso poco fa la notizia e sono rimasta scioccata”.
Il dolore e lo sconforto hanno colpito al cuore la comunità di Mazzarrone, piccola cittadina a pochi chilometri da Caltagirone quando, poco prima di pranzo, si è sparsa la voce dell’incidente che ha coinvolto un giovane del paese. Non è passato molto tempo quando alla notizia, si sono aggiunti il nome e i particolari che hanno strappato Gaetano alla vita e alla sua famiglia. A quel punto è iniziato lo strazio per amici e parenti.
Gaetano Di Stefano, 16 anni, per cause ancora da accertare, si trovava, questa mattina, in località Piano Pancari a Mazzarrone, all’interno di un podere nel quale una fresa era intenta a lavorare la terra per la rimozione delle radici di alcune viti. Secondo una parziale e sommaria ricostruzione, ancora non ufficiale, il giovane si sarebbe accidentalmente avvicinato alla macchina che era in azione e, restandovi impigliato, sarebbe stato risucchiato dagli ingranaggi.
All’incidente ha assistito il proprietario del podere, un uomo di 39 anni, che subito ha dato l’allarme avvertendo i carabinieri ed il 118: i medici sono arrivati con l’elisoccorso. Giunti nel luogo non hanno potuto far altro che costatare il decesso. Il proprietario del podere, colto da malore, è stato ricoverato all’ospedale Gravina di Caltagirone dove è stato sedato.
La famiglia, raggiunta dalla notizia, si è dapprima recata sui luoghi dell’incidente, dove li attendevano i Carabinieri della locale stazione, e poi ha proseguito in direzione Caltagirone, dove nell’obitorio del Cimitero era stato trasportato il giovane. Ai famigliari si sono stretti in poco tempo amici e parenti. Il corpo del giovane è a disposizione delle autorità giudiziaria che nel frattempo ha aperto un’inchiesta per ricostruire con esattezza la dinamica del sinistro.
Chi guidava il trattore? Sul podere, in quel momento sembra ci fossero solo Gaetano Di Stefano ed il proprietario dello stesso, che però, da una prima ricostruzione, pare non ne fosse alla guida.
In una prima ma erronea ricostruzione si era creduto che alla guida del mezzo vi fosse il padre del giovane che invece ha raggiunto i luoghi solo dopo l’incidente, circostanza questa che avvalorerebbe la tesi, non confermata però dagli inquirenti, che il giovane, di fatto, stesse lavorando su quel mezzo e non fosse lì solo per un caso. Considerato anche il malore del testimone dell’incidente, la ricostruzione è solo parziale e solo nei prossimi giorni si potranno avere maggiori ragguagli sull’accaduto.